Chi si ricorda dello Scrondo?

Nella sua ultima intervista Ilvano Spano ha ripercorso le tappe della sua carriera artistica affianco della più celebre Moana Pozzi.

Roma – Gli appare in sogno la madre scomparsa anni prima e la sua fissa di entrare nel mondo dello spettacolo si avvera. Per quasi dieci anni è stato conteso da tv e giornali ma dopo la morte di Moana Pozzi tutti si sono dimenticati di lui. Dopo anni di silenzio, in una vecchia intervista del 2010, lo “Scrondo”, al secolo Ilvano Spano, oggi 56enne, raccontava i suoi trascorsi di partner artistico della più amata e compianta pornodiva d’Italia.

Ilvano Spano, dal suo profilo Fb

Ilvano aveva un particolare e stretto rapporto d’affetto con la madre Teresa Flamini, scomparsa nel 1985 all’età di 50 anni. Alcuni anni dopo la morte la donna gli apparve in sogno e ciò che accadde nei giorni successivi ebbe davvero dell’incredibile:

”…Suonò alla porta di casa Rolando Rossetti, un grande amico che non ho mai dimenticato – racconta Ilvano Spanoche mi disse se volevo cimentarmi nella rappresentazione di un  personaggio strano nato dalla fantasia dei due grandi vignettisti satirici Stefano Disegni e Massimo Caviglia. Avreio dovuto interpretare lo Scrondo, ovvero una sorta di alieno verde, un mostriciattolo con la coda, due grandi orecchie a punta e buffi capelli biondi, al fianco di Moana Pozzi ed altri importanti attori. Erano gli anni ’80 e iniziai la mia carriera di attore nelle trasmissioni Matrjoska di Antonio Ricci su Italia 1 e L’Araba Fenice che nacque dalle ceneri della prima interrotta per volontà di Silvio Berlusconi perché giudicata troppo sconcia non solo per la presenza della bellissima Moana quasi del tutto nuda ma, soprattutto, per il mio personaggio che, per quei tempi, si esibiva in maniera sin troppo disinibita… Tempi d’oro…”.

Moana Pozzi con il cast di Matrjoska, a destra ILvano Spano nei panni dello Scrondo

Lo Scrondo nasce, però, dopo alcuni telefilm girati qualche anno prima del 1988 negli studi della Piramide dove il provocante personaggio nasceva da scorie radioattive (da qui l’acronimo di Scorie Radioattive Oggetti Distruttivi Oltremodo) e si materializzava da dentro un bidone. L’omino verde era stato anche il protagonista dei famosi fumetti Tuttifrutti e Cattivik, in cui si narravano le sue impossibili avventure. Poi il passaggio alla tv che ne decretò un discreto successo:

”…Conobbi Moana Pozzi sul set di Matrjoska a Milano – aggiunge Spano era bellissima e simpaticissima oltre che una brava attrice. La trasmissione andava in onda alle 10.30 e le prime puntate furono un successo nazionale ma sia i contenuti che le nostre perfomance spinte furono giudicate dall’allora presidente di Fininvest troppo osé e anche la Chiesa protestò alzando la voce. Antonio Ricci e Beppe Recchia ripiegarono su L’Araba Fenice, altro contenitore mattutino più casto ma che non riscosse lo stesso successo. Ho lavorato con attori come Gianfranco D’Angelo, Ezio Greggio, Sabina Guzzanti, i Gemelli Ruggeri, Syusy Blady e Patrizio Roversi, Gianni Ippoliti, Daniele Piombi ed altri ma la mia figura e quella di Moana erano quelle che malignavano su personaggi come Giulio Andreotti, Calogero Mannino e Pippo Baudo. Insomma i protagonisti eravamo noi. Finita la trasmissione, ho partecipato a Drive In e ad altri programmi di successo ma morta Moana, tutti si sono dimenticati di me…”.

In effetti lo Scrondo appare anche al Festival di San Remo ma negli anni successivi e una volta terminata l’Araba Fenice, di Ilvano Spano e del suo chiacchierato personaggio, odiato da Pippo Baudo perché più volte preso di mira in maniera assai forte, non si sono avute più notizie di iniziative artistiche. Nemmeno una comparsa in una delle tante trasmissioni dove i personaggi di un tempo trovano facile spazio nei tanti talk-show che ricordano i bei tempi andati:

La bellissima Moana Pozzi

”…C’è pure chi mi ha fregato i diritti d’autore – concludeva Ilvano Spanofacendomi guadagnare solo le briciole mentre chi di dovere si è arricchito alle mie spalle guadagnando decine e decine di milioni delle vecchie lire. Oggi mi piacerebbe se non tornare in auge con un personaggio comunque quanto mai attuale, almeno partecipare a qualche fiction o ad una delle tante isole dei famosi anche in onore di Moana Pozzi e contro le malelingue che dicevano peste e corna del nostro bel rapporto di amici fraterni…”.

Una partecipazione ad una fiction o ad una delle tante isole dei famosi, in Italia, non si nega a nessuno. Hai visto mai?

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa