Il compagno della donna ha denunciato la scomparsa. Gli inquirenti indagano su un violento alterco che la donna avrebbe avuto con alcuni familiari prima della sparizione. Chi ce l’aveva con lei la voleva morta.
Bagheria – Man mano che passano le ore si chiariscono alcuni importanti contorni nell’omicidio di Maria Angela Corona, 47 anni, ritrovata cadavere all’alba del 16 aprile lungo la provinciale 16 che collega Bagheria a Casteldaccia, nel palermitano. Della donna non si avevano notizie da due giorni e ieri sera il compagno, 22 anni più grande di lei, si è presentato nella stazione dei carabinieri di Bagheria per denunciarne la scomparsa. Pare che l’uomo abbia raccontato di forti tensioni tra Maria Angela ed i suoi familiari fornendo alcuni particolari che hanno portato i militari ad avviare subito le ricerche e ad orientare le indagini nell’ambito parentale. Il corpo della donna è stato trovato in un dirupo, sotto un ponte lungo una strada impervia tra le campagne di Bagheria e Ciminna. Era avvolto in alcuni sacchi neri, quelli che generalmente vengono utilizzati per gettare la spazzatura. Ad una prima ricognizione cadaverica si riscontravano diverse parti del corpo dilaniate dai morsi dei cinghiali mentre alcuni segni sul collo potrebbero averne causato la morte per strangolamento attesa la mancanza di ferite da arma bianca, da fuoco o da corpo contundente.
Sarà comunque l’autopsia a chiarire le cause del decesso. Gli inquirenti, coordinati dal procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio e dal sostituto Daniele Di Maggio, stanno mettendo sotto torchio alcuni familiari per chiarire le dinamiche della lite raccontata dal compagno che, già interrogato questa mattina, risulterebbe estraneo all’evento delittuoso. Chi ha trasportato e gettato il corpo di Maria Angela Corona nel dirupo non avrebbe agito da solo ma, molto probabilmente, con alcuni complici. Gli investigatori stanno stringendo il cerchio e già nelle prossime ore si potrebbe registrare una svolta nelle indagini. Si scava nel passato di Angela Maria Corona ma l’attenzione sembra rivolta principalmente nell’ambito della parentela e sui motivi della lite raccontata dal compagno. Sarebbe stata esclusa sin dall’inizio la pista dell’omicidio mafioso.