Cecilia Sala tornata in Italia: è atterrata a Ciampino, foto con Meloni e Tajani

Accompagnata dall’aereo C130 dell’Aeronautica militare, la giornalista era detenuta in Iran dal 19 dicembre. Con lei il direttore dell’AISE.

Roma – È atterrato alle 16.15 nello scalo romano di Ciampino l’aereo partito questa mattina da Teheran per riportare in Italia la giornalista Cecilia Sala, detenuta in Iran dal 19 dicembre. Il volo è partito questa mattina verso le 11 ore italiane. Sul C130 dell’Aeronautica militare c’era anche il direttore dell’Agenzia  e sicurezza esterna (AISE), Giovanni Caravelli, andato personalmente a Teheran. Sorridente, con gli occhiali appesi al colletto di una maglia scura, mentre saluta la presidente del Consiglio Giorgia Meloni: è la prima immagine di Cecilia Sala dopo il suo rientro dall’Iran, pubblicata dai profili social de Il Post, dove lavora il compagno della giornalista, Daniele Raineri, poco dopo l’atterraggio dell’aereo a Ciampino. Sullo sfondo il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. 

“Adesso devi solo stare serena, non dire niente. Sono qui per ringraziarti e per dirti che sei stata forte”. Così la premier Giorgia Meloni ha accolto Cecilia Sala a Ciampino. “Grazie”, le ha ha detto la giornalista, al che il presidente del Consiglio le ha risposto: “E figuriamoci”. La giornalista sarà ascoltata dai carabinieri del Ros prima di poter fare ritorno nella sua casa romana. Il colloquio è una “prassi” investigativa, in casi come quello che hanno riguardato la giornalista rilasciata oggi dopo un periodo di custodia cautelare in Iran. L’annuncio della sua liberazione oggi alle 11.24. “È decollato pochi minuti fa, da Teheran, l’aereo che riporta a casa la giornalista Cecilia Sala”, informava una nota di Palazzo Chigi dando la notizia della liberazione della giornalista detenuta in Iran dallo scorso dicembre.

“Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi. Il Presidente ha informato personalmente i genitori della giornalista nel corso di una telefonata avvenuta pochi minuti fa”. Sergio Mattarella si è complimentato con Giorgia Meloni per la buona riuscita dell’operazione.

La prima immagine di Cecilia Sala arrivata a Ciampino l’8 gennaio 2025 (Daniele Raineri)

“Sono orgoglioso di lei”. Lo ha detto all’ANSA Renato Sala, subito dopo aver appreso che la figlia Cecilia sta tornando in Italia. “Ho pianto soltanto tre volte nella mia vita. Credo che il governo del nostro Paese abbia fatto un lavoro eccezionale. Se mi sente la voce rotta, non vedevo l’orizzonte. E’ stato un lavoro di coordinamento straordinario. Confidavo nella forza di Cecilia”. “Dirò a Cecilia che sono orgoglioso di lei e della capacità e la compostezza che ha avuto in questa vicenda. In questo periodo ho avuto l’impressione di una partita a scacchi, ma i giocatori non erano soltanto due. A un certo punto la scacchiera si è affollata e questo ha creato forti timori in un genitore come me, che purtroppo ignora le mosse”, ha aggiunto.

“Fortunatamente io e Antonio Tajani – ha concluso il padre della reporter – abbiamo abitato per dodici anni a due passi l’uno dall’altro e c’è stata una frequentazione trasformata in un’amicizia. Il conforto di un’informazione, pur tutelata ma diretta e immediata indubbiamente ha aiutato molto”. “Papà ti voglio bene, finalmente questa parentesi si è chiusa”. Sono le prime parole che Cecilia Sala ha detto al padre quando lo ha riabbracciato in aeroporto. Daniele Raineri, compagno della giornalista non nasconde la sua gioia: “L’ho sentita, mi ha detto ci vediamo tra poco. Era emozionata e contentissima. Le ho risposto anche io: ci vediamo a Roma”, le prime parole del cronista dopo la notizia. Con un sentiment positivo record del 95% gli italiani stanno salutando sui social la liberazione di Cecilia Sala, detenuta in Iran dal 19 dicembre. È quanto emerge da un instant  report realizzato in esclusiva per Adnkronos da Vis Factor, società  leader a livello nazionale nel posizionamento strategico, attraverso  Human, la propria piattaforma di web e social listening sviluppata con algoritmo a base semantica italiana. L’emozione più ricorrente è la  gioia (75%).       

Cecilia Sala è libera

Dopo 21 giorni di detenzione nel carcere di Evin Cecilia torna a casa. Arrestata lo scorso 19 dicembre scorso senza che le fosse contestata alcuna accusa formale. Solo in un secondo momento, è stato detto dalle autorità iraniane che avrebbe violato le leggi della Repubblica islamica. La giornalista di Chora Media e del Foglio era stata prelevata dalla stanza del suo albergo. Si trovava in Iran con regolare visto giornalistico. La notizia della sua carcerazione nel famigerato penitenziario di Evin, a Teheran, era emersa a livello pubblico soltanto il successivo 27 dicembre. Poi quella telefonata drammatica e carica di angoscia fatta da Cecilia Sala alla famiglia dal carcere di Evin, i primi di gennaio. “Dovete fare presto”, le sue parole, unite a un racconto drammatico.

Dormiva sul pavimento con due coperte, una per coprirsi e una sotto, in regime di isolamento. Dal momento del suo arresto non aveva avuto contatti con nessuno e l’unica persona che aveva visto era l’ambasciatrice italiana in Iran, Paola Amadei. Nessun incontro nemmeno con le guardie che la controllavano, che le passavano il cibo da una fessura. Nella cella neanche una brandina, solo una luce accesa 24 ore su 24. E oggi la notizia della sua liberazione. “Diplomazia e lavoro di squadra: Cecilia Sala sta tornando a casa!”. Così su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, mentre alla notizia a Palazzo Madama è scattato un lungo applauso. “Con grande gioia a nome del presidente La Russa vi informo che è stata rilasciata ed è in volo verso l’Italia la giornalista Cecilia Sala”, ha detto la presidente di turno Mariolina Castellone alla ripresa della seduta d’Aula del Senato, accompagnata da applausi di esultanza.

Applausi in Parlamento per la liberazione di Cecilia Sala

Stesso copione alla Camera. “Accogliamo con gioia e sollievo la notizia del ritorno a casa di Cecilia Sala. Esprimo un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla sua liberazione: dalle autorità italiane, impegnate con determinazione, al personale diplomatico e a quanti hanno collaborato per giungere a questo risultato. A Cecilia Sala va il nostro abbraccio, con l’augurio che possa presto ritrovare serenità accanto ai suoi cari”, ha detto il Presidente della Camera Lorenzo Fontana. “Profonda e commossa gratitudine al governo e alla nostra diplomazia per l’impegno straordinario che ha permesso di ottenere, in tempi rapidissimi, un risultato davvero eccezionale. A Cecilia Sala e alla sua famiglia giunga il mio abbraccio e quello del Senato della Repubblica”, scrive su Facebook il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

La segretaria del Pd Elly Schlein commenta: “La notizia che stavamo aspettando, che speravamo di ricevere il prima possibile. La liberazione di Cecilia Sala è un sollievo, e saperla presto in Italia ci riempie di gioia. Un ringraziamento al governo, al corpo diplomatico, ai servizi e a chi ha lavorato incessantemente in questi 20 giorni di apprensione e angoscia per questo risultato. Ti aspettiamo, Cecilia!”. “Una bella notizia dopo giorni di tensioni. Cecilia Sala torna finalmente a casa e potrà riabbracciare i suoi familiari. Un plauso a tutta la nostra filiera: dal Governo, alla diplomazia, ai servizi che hanno reso possibile questo risultato”. Lo scrive sui social il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte. Reazioni anche dall’Europa: “Bentornata a casa, Cecilia. Grazie alle autorità Italiane per aver lavorato senza sosta per riportare Cecilia dalla sua famiglia”, ha commentato su X la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. 

“Siamo molto felici. Sapevamo che il governo stava lavorando intensamente, ma non ci aspettavamo un ritorno a casa di Cecilia così veloce. Quando è arrivata la notizia a Chora c’è stata grandissima emozione, tutti hanno applaudito”. Mario Calabresi racconta così la reazione all’annuncio del rilascio dal carcere di Ervin di Cecilia Sala. “Voglio ringraziare Giorgia Meloni, Alfredo Mantovano, Antonio Tajani, l’ambasciatrice italiana a Teheran e tutti gli apparati dello Stato italiano per l’eccezionale lavoro che hanno fatto”, afferma il direttore di Chora Media, la testata per cui Sala lavora ed è andata in Iran.

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