Caso Santanché, fondi Covid e mancati versamenti dei contributi ai dipendenti

Svolta nell’inchiesta sulla compravendita lampo della Villa di Francesco Alberoni da parte del compagno della ministra e della moglie di Ignazio La Russa.

Roma – Dopo l’avviso di chiusura indagini per truffa aggravata ai danni dell’Inps in relazione alla gestione della Cassa a integrazione a zero ore durante il Covid, notificato ieri alla ministra del Turismo Daniela Santanchè, a Dimitri Kunz D’Asburgo, compagno della senatrice di Fdi, e a Paolo Giuseppe Concordia, responsabile delle tesorerie di Visibilia Group, dalle carte dell’inchiesta emerge che Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, gruppo fondato dalla ministra, e dal quale Santanchè ha dismesso le quote e le cariche, non avrebbe versato oltre 120mila euro di contributi previdenziali all’Inps per i dipendenti. La Procura su questo capitolo ha delegato l’Inps per accertare la cifra esatta, che potrebbe salire, relativa all’omesso versamento.

Intanto sarebbe giunta ad una svolta l’indagine della Procura di Milano sul caso della villa in Versilia di Francesco Alberoni, acquistata da Dimitri Kunz D’Asburgo, compagno della Santanchè, e da Laura De Cicco, moglie del Presidente del Senato Ignazio La Russa per 2,45 milioni e rivenduta a gennaio dell’anno scorso, in meno di un’ora dal rogito, all’imprenditore Antonio Rapisarda per 3,45 milioni. Da quanto si apprende, la Gdf è stata delegata ad indagare per riciclaggio sui flussi di denaro e la destinazione della plusvalenza di un milione e verificare se, parte della somma, sia servita per coprire i debiti di Visibilia.

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