Caso Apache La Russa: interrogatorio per la giovane ragazza che lo ha accusato di stupro

Una notte in discoteca fra drink e stupefacenti poi il blackout. Una ragazza si rivolge alla clinica Mangiagalli di Milano: porta segni di violenza sessuale ma non ricorda nulla se non un “piccolo” particolare: la sera prima era in compagnia del figlio di Ignazio La Russa, Leonardo Apache, che ora è accusato di violenza sessuale. Mentre i Pm indagano si scatena la bufera attorno alle parole poco fortunate del giornalista Filippo Facci.

Roma -“Mi ha drogata, non ricordo più nulla” sono queste le parole della giovane ragazza che ha denunciato Leonardo La Russa reo, secondo la 22enne, di averla stuprata. La testimone che ha denunciato il terzogenito del presidente del Senato potrebbe fare luce sulla dinamica di quanto accaduto nella notte fra il 18 e il 19 maggio.

Al vaglio dei Pm, che ascolteranno la vittima, ci sarebbero anche alcune testimonianze di giovani presenti la sera dell’accaduto. Serata iniziata intorno alle 22 nel locale Apophis di Milano quando Leonardo Apache La Russa avrebbe approcciato e poi offerto un drink alla ragazza, una sua ex compagna di scuola. Pochi istanti dopo, i due, si sarebbero allontanati insieme per recarsi all’appartamento di La Russa.

Leonardo Apache La Russa

La mattina seguente la ragazza – che avrebbe più volte scritto all’amica di non ricordarsi più nulla circa la sera prima – si è recata alla clinica Mangiagalli a Milano dove i medici hanno accertato segni di violenza. Dopo gli esami tossicologici di rito, la ragazza è risultata positiva alla cocaina – da lei consumata prima della serata in discoteca – ai cannabinoidi e alle benzodiazepine.

Le indagini della Procura, coordinate dall’aggiunta Letizia Mannella si stanno concentrando anche sui cellulari dei giovani coinvolti e, fra gli indizi, che gli inquirenti stanno approfondendo, la presenza di un altro ragazzo, amico di La Russa, che avrebbe partecipato alla violenza.

Parole forti quelle del giornalista Filippo Facci

Intanto è bufera sul giornalista Filippo Facci che sul quotidiano Libero dell’8 luglio ha scritto: “Una ragazza di 22 anni era indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache La Russa”. Parole che hanno mandato su tutte le furie le Commissioni pari opportunità della Fnsi, dell’Ordine dei giornalisti, dell’Usigrai insieme all’associazione GiULiA giornaliste e Sandro Ruotolo, giornalista e responsabile informazione del Partito Democratico che chiede alla Rai di sospendere la trasmissione a cura di Facci in programma per il 2 settembre su Rai 2.

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