Il gravissimo fatto di inciviltà ripropone la violenza sugli animali d'affezione anche ad opera di cittadini extracomunitari. Purtroppo la denuncia a piede libero non basta, Gli animalisti chiedono l'inasprimento e la certezza delle pene ed una legge più rigorosa.
Campiglia Marittima – Un immigrato avrebbe cucinato un gatto arrostendolo in strada davanti a tutti con un improvvisato barbeque. Questa sarebbe la denuncia dell’europarlamentare Susanna Ceccardi in riferimento ad un video shock dove si vede un migrante di colore intento ad arrostire un gattino mentre una donna tenta di impedirglielo. Sul posto intervenivano i carabinieri chiamati da decine di cittadini. I militari hanno identificato il 23enne che verrà denunciato, a piede libero, per uccisione di animali e maltrattamento. Il giovane, che ha dichiarato di avere agito per fame, è stato accompagnato in caserma per verificare la sua posizione di cittadino extracomunitario regolare o meno sul territorio italiano ma pare che non abbia i documenti che ne accertino la regolarità:
“… Non siamo al mercato degli animali di Wuhan ma in Toscana – dice l’onorevole Ceccardi – questa non è integrazione. Questo è il risultato del sistema toscano dell’accoglienza con cui la sinistra ed il Pd hanno creato un vero e proprio business lasciando sbarcare nel nostro paese migliaia di immigrati che non hanno nessun interesse di integrarsi seguendo le nostre più basilari regole civili. Senza mostrare alcuna sensibilità nei confronti dell’animale, l’immigrato ha continuato senza vergogna a bruciare il povero gattino sul fuoco. Alle persone che stamani hanno assistito a questa scena e che sono ancora scosse per l’accaduto voglio esprimere la mia solidarietà, per il coraggio che hanno avuto di intervenire e provare a mettere fine a questa brutalità anche se ormai per la bestiola innocente non c’era più nulla da fare…”.
Le associazione animaliste sono insorte contro l’ennesimo atto di inaudita violenza contro gli animali d’affezione e non regge di certo la dichiarazione del migrante di avere agito per fame. I cittadini stranieri ricevono cibo, indumenti e assistenza da decine di associazioni di solidarietà sociale sperse sul territorio e anche gli enti locali erogano sostegno e vitto:
“…Il fatto accaduto alla stazione di Campiglia è molto grave e da condannare – dice il sindaco di Campiglia MarittimaAlberta Ticciati – dopo la segnalazione della polizia municipale mi sono subito attivata, ho contattato i carabinieri del turno di notte, intervenuti sul fatto, per assicurarmi che il responsabile di questo reato fosse stato identificato. È mia intenzione andare sino in fondo, affinché fatti come questo non restino impuniti e non si verifichino mai più…”.