Camera off-limits per Boccia: per l’imprenditrice campana scatta il Daspo

Commissione sicurezza: stop agli ingressi per video non autorizzati. La sospensione dei permessi di accesso è una sanzione senza scadenza.

Roma – Maria Rosaria Boccia non potrà più accedere alla Camera dei Deputati. L’imprenditrice al centro del caso Sangiuliano è finita infatti nel mirino della Commissione sicurezza di Montecitorio, dopo la divulgazione dei video da lei realizzati con gli occhiali-smart, immagini poi pubblicate sui social. L’organismo, composto dal vicepresidente della Camera, Sergio Costa, e dai tre deputati questori, Benvenuto, Trancassini e Scerra, a quanto apprende Adnkronos e come anticipato da Il Foglio, sospenderà i permessi d’ingresso per la Boccia, ‘colpevole’ di aver prodotto video senza autorizzazione all’interno della Camera.

Tecnicamente la sospensione dei permessi di accesso è una sanzione senza scadenza, rivedibile solo con una eventuale nuova deliberazione del comitato. La sospensione è la pena più severa prevista per casi del genere, ben oltre dunque il semplice ‘richiamo’ di cui si era parlato negli scorsi giorni. Intanto il fascicolo d’inchiesta aperto dalla procura della Repubblica di Roma, relativo alla vicenda legata all’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e alla consulente Boccia, verrà trasmesso al tribunale dei ministri. L’ipotesi di reato è quella di peculato, rivelazione e diffusione del segreto d’ufficio.

Maria Rosaria Boccia e Gennaro Sangiuliano

Insieme al fascicolo, verrà inviata un’informativa riassuntiva a cui è allegato l’esposto presentato al posto di polizia della Camera dei Deputati, dal parlamentare di Avs, Angelo Bonelli. L’attività istruttoria della sezione specializzata del tribunale avrà il termine di 90 giorni per svolgere le attività di verifica, comprese quelle d’indagine che verranno delegate ad una delle quattro forze di polizia, che potranno anche effettuare interrogatori e acquisizione di sommarie informazioni testimoniali. Sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti le presunte spese, pagate secondo l’accusa con i fondi del ministero alla consulente ed influencer, e l’utilizzo dell’auto blu, che potrebbe essere stata utilizzata per favorire gli spostamenti della Boccia, in più di qualche occasione.

Dopo l’istruttoria, il Collegio ha due possibilità, archiviare definitivamente o nel caso in cui vengano ravvisati reati rimandare il fascicolo al procuratore capo di Roma, per chiedere l’autorizzazione a procedere. Intanto, fa sapere, Silverio Sica, legale difensore di Sangiuliano, che a breve presenterà un esposto contro Maria Rosaria Boccia. “Devo ancora parlare con l’ex ministro Sangiuliano. Quello della Procura di Roma è un atto dovuto dopo l’esposto presentato dal parlamentare Bonelli”, dice il legale. “Ho visionato le chat dell’ex ministro e sono sereno. Non ho alcun timore di quello che può dire questa signora”, dice Sica a proposito delle possibili nuove rivelazioni di Maria Rosaria Boccia stasera ospite alla trasmissione di Bianca Berlinguer su Rete4.

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