Calabria, Occhiuto si dimette e si ricandida: “Saranno i calabresi a decidere”

Il presidente della Regione indagato per corruzione lascia l’incarico e rilancia: “Non mi faccio uccidere politicamente, subito al voto per non bloccare la Calabria”.

Annuncio clamoroso e inaspettato: Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, ha annunciato le proprie dimissioni e la volontà di ricandidarsi. “Saranno i calabresi, e non altri, a decidere il futuro della Calabria”, ha dichiarato in un video pubblicato sui suoi canali social.

La decisione arriva sullo sfondo dell’inchiesta della Procura di Catanzaro, che lo vede indagato per corruzione, ma Occhiuto respinge ogni accusa e rivendica la trasparenza del suo operato: “Ho chiarito tutto ai magistrati, non ho nulla da temere e confido in una veloce archiviazione”.

Il governatore ha spiegato che non è la magistratura a spingerlo verso le dimissioni, ma il clima di paralisi amministrativa innescato dall’inchiesta: “Nessuno firma più nulla, temono che questa esperienza finisca come le altre. E intanto le opere si fermano”. Un riferimento diretto ai numerosi cantieri e interventi strutturali avviati nella regione, che secondo Occhiuto rischiano ora di essere bloccati da una situazione di stallo istituzionale.

Il presidente non risparmia critiche ai suoi avversari politici: “Ce l’ho con quei politici di seconda fila, che non hanno mai realizzato nulla per la Calabria e che usano le inchieste come clava. Non glielo permetterò”.

Occhiuto ha sottolineato come negli ultimi decenni in Calabria molti presidenti siano stati indeboliti da avvisi di garanzia, anche quando poi tutto si è risolto con archiviazioni: “Ma intanto la legislatura si fermava, e per un anno non si parlava d’altro. La Calabria questo non può più permetterselo”.

L’annuncio arriva a poche ore dalla convention nazionale di Forza Italia prevista a Reggio Calabria, da domani a domenica. Un evento che vedrà riuniti ministri, parlamentari e il segretario nazionale Antonio Tajani, e che si arricchirà inevitabilmente di un nuovo scenario politico e istituzionale.

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