Marco Pusceddu

Omicidio del soccorritore 118 in Sardegna, la traccia di una precedente aggressione

Il 50enne di Portoscuso è stato ucciso giovedì nella sede dell’associazione Intervol a Buddusò, in Gallura. Il killer era a volto scoperto.

Gallura Sardegna Nord Est – Proseguono le indagini dei carabinieri per identificare l’assassino di Marco Pusceddu, 50enne di Portoscuso, soccorritore del 118, ucciso giovedì 7 agosto 2025 nella sede dell’associazione Intervol a Buddusò, in Gallura. L’uomo è stato freddato con quattro-cinque colpi di pistola sparati a distanza ravvicinata, colpendolo al torace e al collo.

Secondo la ricostruzione, il killer, a viso scoperto ma con una felpa col cappuccio, si è presentato intorno alle 23 in via Pietro Nenni, chiamando a gran voce Pusceddu. Quando la vittima si è affacciata, l’assassino ha sparato e poi è fuggito a piedi, forse con un complice in attesa in auto. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Sassari e della Compagnia di Ozieri, coordinati dalla pm Elisa Succu, stanno analizzando le telecamere di videosorveglianza e raccogliendo deposizioni di parenti e amici per ricostruire il passato della vittima. Un episodio sospetto emerso riguarda un’aggressione subita da Pusceddu mesi fa, quando fu ricoverato per una ferita alla testa, attribuita a un “incidente domestico” senza denunce o indagini. La pista di una vendetta personale è tra le più accreditate

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