24 persone coinvolte, tra cui 12 militari, indagate per corruzione, turbativa d’asta e frode in appalti delle basi militari dell’Aeronautica militare.
Milano – Decine di indagati e arrestati con le ipotesi di corruzione, turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture e falso in atto pubblico in 49 appalti dell’Aeronautica militare per un valore di 3 milioni di euro tra il maggio 2017 e gennaio 2021.
Dalle prime luci dell’alba i militari del Comando Compagnia carabinieri – polizia Militare Aeronautica militare di Roma Ciampino stanno dando esecuzione nelle province di Roma, Napoli, Caserta, Latina, Viterbo, Grosseto, Chieti e Ravenna a ordinanze di misura cautelare nei confronti di 24 persone (12 militari e 12 civili) di cui 10 sottoposti a obbligo di dimora, emesse dal Gip di Velletri, e la notifica di 15 avvisi di chiusura indagini della Procura laziale.
L’inchiesta è partita da una società attiva in campo edile ed immobiliare, posseduta con quote dell’85% e del 15% da due militari in servizio all’epoca presso il 2° Reparto Genio dell’Aeronautica di Ciampino e che contemporaneamente avevano incarichi di responsabilità in alcuni appalti della Forza armata anche in qualità di direttore lavori o responsabile del cantiere. In particolare nel mirino degli inquirenti 49 contratti per lavori nelle basi militari in Lazio e Campania.
Durante gli accertamenti investigativi è emerso il ruolo di altri militari, alcuni titolari di ditte private interessate dal giro d’affari, altri ritenuti responsabili di condotte omissive rispetto agli obblighi di vigilanza. Il sistema si sarebbe basato sull’assegnazione diretta degli appalti e dopo le prime evidenze in mano ai magistrati ha portato anche a un’indagine amministrativa interna alla stessa Aeronautica militare.