Nuovi sviluppi nell’inchiesta della Procura di Milano: tra gli indagati tre ex direttori della casa circondariale. Le vittime sono 33 minori.
Milano – L’inchiesta della Procura di Milano sui presunti pestaggi e torture ai danni di giovani detenuti nel carcere minorile Cesare Beccaria si allarga, con il numero degli indagati che sale a 42, come emerge dalla richiesta di incidente probatorio firmata dalle pm Rosaria Stagnaro e Cecilia Vassena, coordinate dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella, e notificata oggi.
Tra gli indagati figurano anche tre ex direttori dell’istituto, accusati a vario titolo di tortura, maltrattamenti aggravati, lesioni e falso ideologico. Le parti offese, ovvero i minori che avrebbero subito le violenze, sono in totale 33. L’indagine ha già portato nell’aprile 2024 all’arresto di 13 agenti di polizia penitenziaria e alla sospensione di altri 8, accusati di aver perpetrato un sistema consolidato di violenze fisiche e psicologiche ai danni dei detenuti minorenni. Secondo quanto emerso, le aggressioni, iniziate almeno nel 2022, si sarebbero svolte in un contesto di abusi sistematici, con pestaggi di gruppo, uso di bastoni e sacchetti di sabbia per non lasciare tracce, e insulti a sfondo razzista. In alcuni casi, i ragazzi sarebbero stati ammanettati con le mani dietro la schiena per impedirne la difesa, e le violenze sarebbero avvenute in celle prive di telecamere o in un ufficio specifico, definito dai minori come un luogo per le “punizioni”.