Reintegrate le vigilesse coinvolte nell’inchiesta “Codice Interno”: il Comune impugnerà

Le due agenti, mai formalmente indagate ma citate negli atti, erano accusate di aver contattato Fabio Fiore, presunto affiliato al clan Parisi di Japigia.

Bari – Il Comune di Bari ha ufficialmente riammesso in servizio due vigilesse della polizia locale, licenziate a marzo 2024 per il loro coinvolgimento nell’inchiesta Codice Interno, che indaga presunte infiltrazioni mafiose nelle attività economiche, amministrative e politiche della città. Le due agenti, mai formalmente indagate ma citate negli atti, erano accusate di aver contattato Fabio Fiore, presunto affiliato al clan Parisi di Japigia, per ottenere protezione dopo episodi di minacce ricevuti nel 2017. Il Tribunale del Lavoro ha annullato i licenziamenti, giudicandoli sproporzionati, ma il Comune ha annunciato l’intenzione di impugnare la sentenza.

Il Tribunale del Lavoro di Bari, il 14 luglio 2025, aveva disposto il reintegro delle vigilesse, giudicando il licenziamento “non proporzionato”. I giudici hanno stabilito che i contatti telefonici con Fiore, definiti “occasionali”, non giustificavano la cessazione del rapporto lavorativo, poiché le agenti hanno comunque adempiuto ai loro doveri, elevando regolarmente le sanzioni amministrative. La sentenza sottolineava l’assenza di un rapporto “illecito” con soggetti esterni all’amministrazione, ridimensionando le accuse mosse dalla Procura. Tuttavia, il Comune di Bari, pur eseguendo il reintegro, ha dichiarato di voler presentare ricorso, ritenendo necessaria una revisione della decisione.

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