Bancarotta fraudolenta: un opificio e due terreni sequestrati dalla Gdf nell’Avellinese

Secondo la Procura farebbero parte del profitto illecito derivante dalla gestione di una società di Montecalvo Irpino dichiarata fallita nel 2021.

Avellino – Un opificio di Ariano Irpino e due terreni posti nel territorio di Montecalvo Irpino sono finiti sotto sequestro da parte dei finanzieri perché ritenuti dalla Procura di Benevento profitto del delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione, commesso nella gestione di una società con sede in Montecalvo Irpino, attiva nel settore della produzione di conglomerati cementizi e dichiarata fallita dal Tribunale di Benevento nel 2021.

L’ordinanza di sequestro giunge in accoglienza dell’appello proposto dalla Procura contro l’iniziale provvedimento del Gip che aveva disposto soltanto il sequestro delle somme di denaro e non degli immobili. La Cassazione, invece, ha dato ragione alla Procura.

Il provvedimento giunge al termine di un’articolata attività investigativa svolta dalla Gdf di Ariano Irpino, inchiesta che prese avvio dalle informazioni contenute nelle relazioni della curatela fallimentare. Attraverso acquisizione di documenti, analisi di operazioni bancarie, ascolto di persone informate sui fatti, attività di sopralluogo e perizie estimative, si è riusciti ad accertare operazioni commerciali che si sono rivelate pregiudizievoli per il patrimonio della società fallita, che ha un passivo accertato di quasi 3 milioni di euro.

Tra le operazioni più rilevanti gli inquirenti segnalano la vendita dell’opificio industriale di Ariano Irpino e dei terreni di Montecalvo Irpino, stimati in oltre 700mila euro, in favore di un’altra impresa del settore, proprio in prossimità della presentazione della domanda di concordato preventivo (poi dichiarata inammissibile dal Tribunale di Benevento). Questa vendita è avvenuta senza alcun apprezzabile vantaggio economico per la società fallita, danneggiando così gli interessi dei creditori.

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