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Bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio, a Modena sequestro di beni da oltre 1 mln di euro

Operazione della Gdf nei confronti di 2 persone, confiscata una villa di lusso e quote di partecipazione ad una società di capitali.

Modena – Decreto di sequestro della Guardia di Finanza per un valore di circa 1.200.000 euro nei confronti di due persone, con l’accusa a vario titolo di bancarotta fraudolenta, indebita percezione di erogazioni pubbliche e autoriciclaggio. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice del Tribunale di Bologna – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della Procura.

Il provvedimento è stato emesso dopo una articolata indagine condotta dal nucleo di Polizia economica-finanziaria di Modena, svolta sulla composizione del patrimonio del nucleo familiare del proposto in oltre un decennio. Dagli accertamenti è risultata la sussistenza di fenomenologie sperequative che collimano con la mancanza di uniformità tra il patrimonio/tenore di vita e la capacità reddituale della persona fisica. Una discrasia che ha insospettito i militari sull’illecita provenienza dei beni, facendo rientrare il soggetto nell’alveo della “pericolosità generica”, connotata da profili di “pericolosità economico-finanziaria”, con un’ampia perimetrazione cronologica, iniziata a delinearsi dal 1999, attraverso la commissione dei primi reati finalizzati all’illecito arricchimento. 

Sulla base degli elementi raccolti, i finanzieri hanno proposto al Tribunale di Bologna l’applicazione della misura patrimoniale del sequestro e della successiva confisca dei beni mobili e immobili dei quali la persona risulta disporre direttamente o indirettamente. 

Il Tribunale di Bologna – Sezione Misure di Prevenzione, condividendo le motivazioni poste alla base della richiesta della Procura ha disposto la misura di sequestro finalizzato alla confisca di prevenzione, ex art. 20 del D. Lgs. 159/2011, con riferimento al patrimonio immobiliare e mobiliare, costituito da una lussuosa villa con piscina sita a Castelfranco Emilia (MO), un motoveicolo di grossa cilindrata, quote di partecipazione ad una società di capitali e disponibilità finanziarie, rappresentate da conti correnti e assegni circolari, per un ammontare complessivo di 1.200.000 euro circa. 

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