L'accorato appello di un padre alla sua ex moglie che gli ha strappato il figlioletto di 3 anni con il quale è fuggita in Spagna. L'uomo si trova in Andalusia dove la donna è ricercata per sequestro di persona e sottrazione di minore.
Augusta – Da sei mesi cerca il figlio di 3 anni e mezzo che l’ex moglie gli avrebbe sottratto il 7 marzo scorso. Il bambino dovrebbe trovarsi in Spagna dove l’avrebbe portato la madre nonostante il minore, affidato ai servizi sociali di Carlentini (dove risiede la madre), in provincia di Siracusa, fosse stato recentemente collocato dal tribunale civile nel domicilio paterno. Giovanni Daidone, 49 anni, operaio meccanico, sta facendo di tutto per cercare di sapere che fine abbiamo fatto il figlio Federico e la madre Maria Denise Giuga, 42 anni, che al momento dovrebbero trovarsi a sud di Siviglia, in Andalusia.
L’uomo ha presentato denuncia prima per scomparsa e poi per sottrazione e sequestro di minore attivando cosi tutte le procedure giudiziarie internazionali, ma anche diplomatiche, con la Spagna dove Daidone si è recato in cerca di mamma e figlio:”…Non so più cosa fare. Voglio sapere se mio figlio e la mia ex stanno bene – dice Giovanni – ho presentato denunce, ho interessato anche il ministero degli Esteri rivolgendomi direttamente a Luigi Di Maio e sono in attesa di risposte concrete dalle autorità iberiche…”.
I due si erano sposati nel 2013 ma pare che la relazione sentimentale non fosse delle più felici. Ben presto la donna avrebbe dimostrato insofferenza nei riguardi del marito abbandonando la casa coniugale per ritornare dai genitori:”… Vivevamo come fidanzati – aggiunge Daidone – nonostante le persone sapessero che c’eravamo lasciati. A lei stava bene cosi. Continuando a frequentarci lei rimase incinta e nel 2016 era nato mio figlio. Ed erano incominciati altri problemi…”.
Dopo alcuni mesi la donna vietava al marito ogni contatto con il bimbo sino a quando Giovanni Daidone decideva di rivolgersi al giudice civile a cui chiedeva di esercitare la potestà genitoriale. Il tribunale, più volte adito, dava ragione al padre e stabiliva date e orari per gli incontri fra padre e figlio:
”…I giudici mi hanno dato sempre ragione – aggiunge Giovanni – e potevo vedere mio figlio più volte la settimana, durante le festività e nei fine settimana cosa che però lei mi negava lo stesso con mille scuse e nonostante i diversi provvedimenti che la obbligavano a farmi vedere il bambino, a me molto affezionato. Ho dovuto poi rivolgermi ai servizi sociali affinché Denise rispettasse le decisioni del giudice. Ma lei ha tentato anche di denunciarmi per un presunto accoltellamento poi risultato vero solo nella sua fantasia. Sino a quando altro giudice decideva di affidare il bambino ai servizi sociali e di collocarlo presso di me. Poi la scomparsa e la fuga verso la Spagna…”.
Un allontanamento volontario che pare fosse stato pianificato atteso che la donna, già nel 2018, avrebbe avuto intenzione di uscire fuori dall’Italia facendo inserzioni di lavoro in Germania, nazione dove sembra risieda la sorella: ”… Sono andato io stesso in Spagna per cercarla – continua Giovanni – ma non ho potuto fare altro che sporgere un’altra denuncia alle autorità locali che stanno facendo quel che possono per cercare di individuare il luogo dove risiede la mia ex con il bambino. Proprio a lei vorrei rivolgere un appello: Denise ti prego fatti viva. Fammi sapere che tu con Federico state bene. Tornate a casa, tutto si appiana e si risolve. Nostro figlio ha bisogno di entrambi i genitori. Ti aspetto con ansia…”.
Anche la Procura di Siracusa si è attivata alla svelta:”… Abbiamo avviato tutte le procedure previste in questi casi per la ricerca dei minori con una serie di azioni concrete – spiega il procuratore capo Sabrina Gambino – adesso però sta trascorrendo il tempo e stiamo pensando di intensificare le iniziative…”. Fra social e mass-media la notizia della scomparsa dei due congiunti si è diffusa a macchia d’olio e le autorità di polizia iberiche riferiscono che la donna italiana avrebbe preso alloggio in diversi alberghi ma non sarebbe stata ancora rintracciata:
“…Siamo preoccupati per loro – aggiunge Florinda Spanò, zia di Federico – vorremmo solo che entrambi tornassero a casa, sani e salvi…”. Giovanni Daidone si trova in Spagna dal 19 agosto scorso e non l’ha smessa un attimo di cercare la sua ex e, soprattutto, suo figlio a lui affidato dal tribunale italiano. La Guardia Civil spagnola gli avrebbe comunicato che le ricerche della donna, indagata per sequestro di persona, vanno avanti ma sino ad oggi non hanno dato alcun esito:
”… Ho chiesto ai poliziotti spagnoli di cercare nelle case famiglia di tutta l’Andalusia – conclude Daidone – e in quelle di una certa città che non voglio rivelare perché Maria Denise potrebbe fuggire. Presso il comando è venuto anche il direttore della Caritas ma fra i suoi ospiti madre e figlio non ci sono. Non credo che qui la vicenda sia stata presa sul serio ma vorrei evitare che ci scappi il morto com’è accaduto a Caronia con Viviana e Gioele. Continuerò a cercare mio figlio sino a quando non l’avrò trovato…”.
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