Assalto a portavalori a Livorno, caccia al commando che ha rubato i soldi delle pensioni [VIDEO]

Colpo da quattro milioni sulla Variante Aurelia. Posti di blocco dei carabinieri su tutte le direttrici tra Livorno, Grosseto e Pisa.

Livorno – Caccia ai componenti del commando armato che ieri pomeriggio ha dato l’assalto a due furgoni portavalori sulla corsia sud della Variante Aurelia a San Vincenzo, nel Livornese. I banditi si sono ecclissati al termine di un colpo da film portandosi via un bottino da quattro milioni di euro. I carabinieri della Compagnia di Piombino, supportati dal Nucleo Investigativo di Livorno, hanno istituito posti di blocco su tutte le direttrici tra Livorno, Grosseto e Pisa, battendo anche le strade provinciali. Le ricerche, proseguite nella notte con l’ausilio di elicotteri con visori notturni, non hanno ancora dato frutti: i banditi sembrano essersi volatilizzati. Ora si punta sui video dei testimoni e sulle telecamere di sorveglianza per identificare auto e volti.

La fuga è stata fulminea. Dopo aver caricato il bottino su tre Suv – due Volvo e un Volkswagen, uno grigio e uno scuro – i malviventi hanno dato fuoco a dei furgoni per creare un diversivo, generando una colonna di fumo nero visibile da chilometri. Dai video girati dai residenti, postati sui social, si sentono le urla dei rapinatori che si coordinano in italiano. Usciti al primo svincolo, a 1.500 metri dal luogo dell’assalto, hanno fatto perdere le loro tracce, forse su strade secondarie dell’entroterra.

Il colpo è scattato alle 18.20 di ieri pomeriggio. Il commando composto da dieci banditi armati ha messo a segno una rapina da oltre 4 milioni di euro sulla corsia sud della Variante Aurelia, all’uscita della galleria di San Vincenzo. Un colpo studiato nei minimi dettagli, eseguito con precisione militare in meno di dieci minuti.

Il convoglio, due furgoni blindati della ditta Battistolli, trasportava un carico milionario: uno conteneva i contanti per le pensioni della provincia di Grosseto, l’altro la scorta armata. Approfittando dei lavori in corso che rallentavano il traffico, i rapinatori – tutti in nero, con passamontagna – hanno bloccato i mezzi con tre auto e camioncini. Scesi con fucili da guerra automatici, hanno sparato almeno 20 colpi anche di arma lunga sulla parte frontale di uno dei furgoni della Battistolli, il primo che apriva il convoglio, più diversi colpi in aria a scopo intimidatorio per far uscire dai mezzi le cinque guardie giurate, nessuna delle quali è rimasta ferita, che si trovavano a bordo e che sono state poi disarmate. Il cassone blindato, però, non cedeva: un’esplosione potente, piazzata sul tetto, lo ha sventrato, permettendo ai banditi di arraffare i sacchi di denaro.

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