Una mente sopraffina ha partorito l’ennesima boiata all’italiana che non servirà a nessuno e che rischia di venire legittimata come gli ausiliari del Traffico che non sono vigili urbani, né guardie giurate. Eppure fanno le multe. Come e con quali poteri nessuno lo sa.
Roma – Arrivano gli sceriffi ma non sono guardie giurate. Vigilantes o boy scout? City Angels o ausiliari del traffico pedonale? Vabbè si chiamano Assistenti Civici e farebbero parte di un sedicente esercito di Franceschiello che avrebbe il compito, per conto dei Comuni, di segnalare ai cittadini assembramenti e mancato rispetto delle norme anti-contagio. Per poi chiamare i rinforzi in caso di trascrizione di verbali e, nella più malaugurata delle ipotesi, nella redazione di notizie di reato. Insomma delatori, spioni o, se preferite, poveracci che dovrebbero farci rispettare le misure di sicurezza che, forse, nemmeno loro conoscono. L’idea, avanzata nei giorni scorsi da più parti, è diventata realtà con un “bando di reclutamento” che il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia e il presidente dell’ANCI Antonio Decaro, primo cittadino di Bari, hanno annunciato in pompa magna tramite una nota stampa a firma di entrambi.
L’arruolamento degli “Assistenti civici”, fanno sapere i due esponenti politici pugliesi, avverrà su base prettamente volontaria e saranno coordinati dalla Protezione Civile. Gli Assistenti Civici potranno essere impiegati per attività sociali ovvero per collaborare nel rispetto del distanziamento sociale e per dare un sostegno alla parte più debole della popolazione. Il loro compito principale sarà quello di verificare che, in questa fase di ripartenza e di riapertura delle attività della ristorazione, le persone rispettino le norme di sicurezza così da evitare una nuova impennata dei contagi.
Il personale, che non avrà, ovviamente, la qualifica di pubblico ufficiale ma quella di incaricato di pubblico servizio (subordinata alla partecipazione ad un corso specifico), potrà essere reclutato tra gli inoccupati, fra chi non ha vincoli lavorativi, tra i percettori di reddito di cittadinanza o fra coloro i quali usufruiscono di ammortizzatori sociali come la cassa integrazione. Insomma secondo quanto previsto dai geni di turno ce ne vogliono circa 60.000. Migliaia di persone che non sanno un tubo su come svolgere il proprio, delicatissimo, compito senza violare la legge ed i diritti dei cittadini.
Per saperne di più occorre attendere la prossima settimana quando verrà pubblicato il bando. Ma sin d’ora sappiamo che contro l’istituzione dei nuovi guardiani si sono espressi, con parere contrario, decine di personalità del mondo della politica, della cultura, del volontariato e del terzo settore. Le reclute pare abbiano diritto anche ad un rimborso spese, un cappello con segno distintivo ed una fascia al braccio. Insomma una boiata partorita da una mente diabolica che, se lasciata libera di fare a piacimento, potrebbe combinarne di tutti i colori. Mentre l’Italia è in ginocchio. Di vergognarsi davanti ai cittadini nemmeno a parlarne.