L’iscrizione nel registro da parte della Procura di Verona dopo la denuncia della Lega anti vivisezione e il sequestro di beagle, scimmie e macachi. La Lav: “Notizia storica”.
Verona – Si sono chiuse con l’inserimento nel registro degli indagati di due persone, la veterinaria e l’ex presidente dell’azienda, le indagini preliminari a carico della multinazionale di ricerca farmaceutica Aptuit, i cui lavoratori sono a Verona. A comunicarlo è la LAV – Lega anti vivisezione, che aveva presentato denuncia alla Procura della città scaligera per maltrattamento di animali e uccisione non necessitata.
I fatti risalgono all’ottobre 2021, quando a seguito dell’istanze della Lav e all’intervento del Gruppo Carabinieri Forestali di Verona, la Procura aveva disposto una serie di accertamenti nella multinazionale, sfociati ad aprile 2022 nel sequestro di sette cani beagle, di tutte le scimmie marmoset presenti nei laboratori al momento dell’ispezione e di sette macachi di Giava. E nell’apertura di un fascicolo di indagine, in cui sarebbe emerso che l’azienda non avrebbe rispettato i criteri minimi di gestione degli animali previsti dalla legge, arrecando così gravi danni fisici e psicologici agli animali.
Esulta la Lav, che in una nota definisce il sequestro di 25 animali tra cani e scimmie a carico della più grande multinazionale che opera in ambito farmaceutico in Italia “una notizia storica”. Secondo l’associazione “sono stati sottratti a un destino di sofferenza all’interno di quelle mura, dove insieme a migliaia di cani e scimmie vengono sottoposti a iniezioni, prelievi, test di tossicità che portano a morte dopo lunghe agonie e impianti di sonde telemetriche, tutto all’oscuro dell’opinione pubblica e in condizioni inaccettabili”.