Anniversario stragi Capaci e via D’Amelio: cerimonia dall’alto valore simbolico

La Polizia di Siracusa ha consegnato L’Olio del Giardino dell’associazione “Quarto Savona 15” all’arcivescovo di Siracusa e al vescovo di Noto, in occasione del 31° anniversario delle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio.

Siracusa – Nella giornata di giovedì scorso, il questore di Siracusa, Benedetto Sanna, ha consegnato all’Arcivescovo di Siracusa Francesco Lomanto, una bottiglia dell’olio prodotto dall’Associazione “Quarto Savona 15” che prende il nome dalla sigla radio utilizzata dall’equipaggio della Polizia di Stato di scorta al Giudice Falcone.

Oggi la stessa cerimonia sarà ripetuta nella Cattedrale di Noto dove a ricevere l’olio sarà il Vescovo di quella Diocesi, Monsignor Salvatore Rumeo. L’iniziativa, di indubbio valore simbolico, si inserisce nell’ambito delle manifestazioni per ricordare le vittime della mafia nel trentunesimo anniversario delle stragi di Palermo. Nel luogo dove avvenne la tremenda esplosione del 23 maggio, nei pressi dello svincolo autostradale di Capaci, dove perirono i tre agenti di scorta (Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro), insieme ai magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, oggi sorge un giardino dove sono stati piantati molti alberi di ulivo dedicati alle vittime della mafia.

La consegna dell’olio da parte del questore di Siracusa all’arcivescovo Lomanto.

L’Associazione “Quarto Savona 15” ha provveduto a raccogliere le olive prodotte dagli alberi ricavandone l’olio donato alla Chiesa Siciliana che sarà consacrato durante la Messa Crismale del Giovedì Santo per essere utilizzato come olio in tutte le Diocesi della Sicilia nell’anno liturgico corrispondente con il trentunesimo anniversario delle stragi. Il dono vuole essere un segnale importante per la Sicilia affinché il frutto nato dalla terra bagnata dal sangue dei caduti nella lotta contro la piaga della mafia possa essere simbolo di redenzione per il nostro territorio. Il Questore Sanna ha sottolineato “l’alto valore simbolico” dell’iniziativa abbracciata dalla Conferenza Episcopale Italiana.

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