Il settantenne, autore di due massacri, ha discusso la tesi “Il lato oscuro dell’illuminismo giuridico” nel penitenziario di Velletri.
Velletri – A mezzo secolo esatto dalla tragedia che sconvolse l’Italia e a due decenni dal secondo efferato crimine, Angelo Izzo ha conseguito il titolo accademico in Giurisprudenza all’interno del carcere dove sta scontando la pena. Il detenuto settantenne, responsabile nel 1975 insieme ad altri due complici dell’omicidio della diciannovenne Rosaria Lopez e, trent’anni più tardi, dell’assassinio di Maria Carmela Linciano e Valentina Maiorano, ha ottenuto la votazione di 92 su 110.
La discussione della tesi si è svolta martedì 14 ottobre presso l’istituto penitenziario di Velletri, dove una commissione di docenti dell’ateneo Roma Tre, guidata dal relatore Paolo Alvazzi Del Frate, si è recata per esaminare il candidato. L’elaborato finale portava il titolo “Il lato oscuro dell’illuminismo giuridico”.
Secondo quanto riferito da fonti dell’Adnkronos, il traguardo rappresenta il coronamento di un lungo percorso formativo intrapreso dall’uomo durante la detenzione. Rolando Iorio, legale che assiste Izzo da oltre quindici anni, ha commentato la notizia sottolineando come il conseguimento del diploma di laurea costituisca una tappa significativa nel cammino di reinserimento sociale e rivalutazione personale del suo assistito.
“Mi sono confrontato con lui dopo la seduta di laurea”, ha dichiarato il difensore all’agenzia di stampa, “ed era visibilmente soddisfatto per questo risultato, che va interpretato come un’opportunità di riscatto. Ritengo fermamente che l’impegno profuso negli studi possa avergli permesso di maturare una consapevolezza ancora più profonda della gravità delle azioni commesse nel corso della sua esistenza”.