La Procura di Ancona ritiene l’autotrasportatore responsabile della morte della 27enne scomparsa nel 2022 e ritrovata senza vita nel 2024. Contestati anche maltrattamenti e spaccio.
Ancona – La Procura ha chiesto sette anni di reclusione per Simone Gresti, l’autotrasportatore di Moie, imputato per istigazione al suicidio e maltrattamenti in famiglia nei confronti di Andreea Rabciuc, la 27enne romena scomparsa il 12 marzo 2022 da Montecarotto (Ancona) e ritrovata morta quasi due anni dopo, il 20 gennaio 2024, in un casolare abbandonato a un chilometro dal luogo della scomparsa.
All’uomo viene contestato anche lo spaccio di sostanze stupefacenti, reato emerso nel corso delle indagini sulla sparizione della giovane, all’epoca sua fidanzata. Un messaggio trovato nel casolare sembra lasciare pochi dubbi sulle ultime intenzioni della ragazza: “Se lui non mi avesse tolto il cellulare chiamavo mamma”.
Secondo il pubblico ministero Irene Bilotta, Gresti sarebbe l’unico responsabile della morte della giovane Andreea Rabciuc. La richiesta di condanna è stata avanzata nel processo che si svolge con rito abbreviato davanti al gup Alberto Pallucchini.
Durante l’udienza, Gresti ha scelto di rendere dichiarazioni spontanee, affrontando tutte le accuse: “Ha risposto su tutto in maniera chiara, precisa e circostanziata” – hanno dichiarato i suoi legali, Emanuele Giuliani e Gianni Marasca – “Simone è innocente, nega ogni circostanza e ha fornito le sue spiegazioni”.