E’ stata uccisa probabilmente con un colpo alla testa scagliato con un ferro da stiro. L’assassino avrebbe poi appiccato un incendio per simulare un incidente. Forse una rapina finita male che poteva costare la vita anche ad altri condomini.
Milano – Fernanda Cocchi, vedova senza figli di 90 anni, abitante in via Ponte Seveso, nei paraggi della stazione centrale, è stata uccisa con un colpo in testa che ha causato un fortissimo trauma cranico. Il responsabile, o i responsabili, hanno poi tentato di dare fuoco al trilocale accendendo diversi fogli di carta dislocati nelle due stanze.
In un primo momento la morte sembrava riconducibile alle esalazioni tossiche provocate dall’incendio subito spento dai vigili del Fuoco, invece ad un più attento esame del cadavere gli agenti della Squadra Mobile di Milano scoprivano la diversa origine del decesso. La porta di casa è stata ritrovata aperta e con le chiavi nella toppa mentre l’occhiolino di sicurezza era coperto da un adesivo.
Probabilmente i ladri si sono fatti aprire cosi. Infatti la polizia pare abbia scoperto un altro adesivo incollato su un occhiolino installato sulla porta di un altro appartamento dello stesso stabile. Inutili i soccorsi del 118. Le indagini sono state avviate subito ma i vicini di casa pare non abbiano riferito elementi utili.
La vittima era una ex sarta e da giovane aveva lavorato in via della Spiga. Gli inquirenti hanno ascoltato anche il nipote che andava a farle visita due volte a settimana, Marco Donida, 57 anni, bancario, figlio della sorella gemella, scomparsa diversi anni fa.
Il nipote aveva sentito la zia in mattinata ed ha riferito agli inquirenti che la donna sembrava serena. Probabilmente due balordi avranno cercato di mettere a segno una rapina poi finita male.