Era ai domiciliari da tre anni dopo essere stato condannato per il reato di maltrattamenti nei confronti dell’ex compagna, ma ha continuato a minacciarla. L’uomo, un quarantacinquenne di origini calabresi, è stato arrestato dalla Polizia di Stato
Roma – “Il giorno che esco scanno chiunque trovo dentro il mio appartamento”. Sono alcune delle parole pronunciate dall’uomo che hanno convinto la donna a chiedere aiuto agli agenti del Commissariato Anzio-Nettuno, ai quali ha denunciato la lunga scia di minacce e persecuzioni mai sopite anche dopo la condanna a lui inflitta dal 2022, a seguito della quale era stato ristretto in regime di arresti domiciliari in una cooperativa agricola.
La pericolosa escalation
A partire dallo scorso maggio, a meno di due mesi dal suo “fine pena”, le intimidazioni e le offese hanno incominciato ad intensificarsi con cadenza quotidiana. Dai primi tentativi di contatto, motivati dalla scusa della gestione dei loro tre figli minori, l’uomo aveva poi imperversato contro di lei dopo aver appreso che, per far fronte alle spese economiche, la donna aveva scelto di ospitare in casa una coppia di amici.
A quel punto, in preda all’ira, aveva incominciato ad incalzarla con centinaia di chiamate e messaggi a contenuto minaccioso, con una cadenza divenuta sempre più insistente nel giro di poche settimane.
L’escalation si è poi bruscamente interrotta solo dopo il 3 giugno, quando la donna si è presentata in Commissariato per denunciare quanto le stava accadendo e rappresentare il timore per le ritorsioni che avrebbe potuto subire dall’uomo una volta tornato a casa al termine della sua pena.
Gli elementi raccolti dagli agenti nei suoi confronti hanno determinato la richiesta da parte del Pubblico Ministero di applicazione della misura cautelare in carcere, accolta dal Giudice delle Indagini Preliminari.
Il quarantacinquenne, già condannato per maltrattamenti, è gravato da numerosi precedenti penali, tra cui la partecipazione ad associazione mafiosa, nonché reati relativi alla detenzione di armi clandestine, stupefacenti e lesioni.