Il movente delle presunte vittime, minori e maggiorenni, sarebbe sempre lo stesso: al maestro non si poteva dire di no. Il direttore artistico, dimessosi dall’incarico, è un personaggio molto noto e stimato nel mondo culturale locale. Le indagini proseguono per ulteriori accertamenti e doverose verifiche.
Reggio Emilia – Si è avvalso della facoltà di non rispondere Daniele Franci, 44 anni, fondatore ed ex direttore artistico del Centro teatrale europeo Etoile, durante l’interrogatorio di garanzia. L’uomo era stato arrestato lo scorso 28 luglio con la pesante accusa di violenza sessuale aggravata in danno di una decina di allievi tra i 17 ed i 22 anni che dal 2016 all’estate dell’anno scorso avrebbero subito le lascive attenzioni dell’indagato, che rimane innocente sino ad eventuale condanna definitiva.
Franci non avrebbe aperto bocca, in teleconferenza dal carcere di Modena, davanti al Gip Dario De Luca ed al Pm Valentina Salvi nonché alla presenza dei difensori di fiducia Mariasilvia Grisanti ed Ercole Cavarretta, questi ultimi in diretta dal penitenziario:
”…Non conosciamo gli atti, abbiamo l’ordinanza di custodia cautelare che per noi non è sufficiente – commentano i difensori – quando chiuderanno le indagini e avremo la possibilità di accedere agli atti faremo le nostre valutazioni. Il nostro assistito è provato ma lucido e si difenderà. Spiace però che sia stata data in pasto alla folla affamata una persona allo stato solo indagata…”.
Dopo l’arresto dell’uomo, particolarmente noto nell’ambiente artistico emiliano, il numero degli accusatori sarebbe aumentato e alle prime denunce se ne sono aggiunte altre, compresa quella di un uomo di 31 anni che asserisce di essere stato molestato sessualmente da Franci quando aveva 18 anni, nel 2009, sempre all’interno della struttura adibita a sede del sodalizio e teatro, l’antica villa padronale già conosciuta come “Borgo delle Querce” di via Fratelli Cervi 103 a Pieve Modolena, frazione di Reggio Emilia. Nell’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip, sarebbero riassunti, in breve, i fatti ipotizzati dalla Procura:
”… Franci avrebbe approfittato del carisma e del ruolo di insegnante – scrive il giudice De Luca – per blandire e adulare alcuni tra i ragazzi più fragili per poi attirarli nella camera di cui disponeva nella villa di Pieve che è sede del Centro: qui tra il 2016 e l’estate scorsa sarebbero avvenute gran parte della violenze…”.
Di contro c’è chi parla di risentimento personale verso il maestro, abituato a parlare sempre in maniera diretta, da parte di alcuni giovani che cosi avrebbero cercato un’occasione di rivalsa. All’inizio delle indagini, scaturite da denunce di quattro minori e sei maggiorenni, tutti maschi, pare che le giovani presunte vittime non siano state abusate solo nell’antico casale ma anche durante le trasferte in altri teatri. In alcuni casi Franci avrebbe messo in atto pratiche sessuali estreme come lo strangolamento fino ad arrivare vicino alla perdita dei sensi della vittima di turno.
E’ ovvio che questa montagna di accuse infamanti dovrà essere dimostrata pezzo per pezzo dunque carabinieri e magistrati inquirenti continuano le attività investigative senza sosta passando al setaccio i nuovi esposti. Nel frattempo, e per meglio difendersi, Daniele Franci ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico direttivo ed il consiglio di amministrazione le ha ratificate inviando anche un comunicato stampa a giornali e tv. Franci è sempre stato anche molto attivo in campo politico e sociale.
L’ex direttore artistico infatti avrebbe sostenuto le principali cause politicamente corrette, dal sostegno al Ddl Zan allo schieramento in favore di Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, noto per le sue battaglie immigrazioniste. Dopo l’arresto dell’odierno indagato, e in clima di campagna elettorale per le prossime politiche, non poteva mancare lo scontro fra partiti di opposte fazioni. La consigliera provinciale della Lega, Cristina Fantinati, accuserebbe la sindaca di Novellara, Elena Carletti, di avere nominato direttamente Daniele Franci quale gestore del locale teatro.
Una gestione che sarebbe stata affidata in maniera fiduciaria ovvero senza concorsi e senza gare ad evidenza pubblica, nonostante l’opposizione avesse più volte chiesto, per gestire l’attività teatrale e culturale del Comune di Novellara, di assumere specialisti su base concorsuale. Insomma inezie rispetto alle gravissime accuse mosse dagli allievi del maestro Franci a cui non si sarebbe potuto dire di no senza temere presunte ritorsioni nell’ambito del profitto e della stessa frequentazione della scuola.