A Trieste polemiche sul corteo del 15 settembre contro piani militari e l’Imec

Anniversario del Territorio Libero: corteo promosso da più realtà locali per chiedere smilitarizzazione e rispetto dei trattati. Ma il Movimento Trieste Libera non ci sta.

Trieste – A Trieste è polemica sul corteo del 15 settembre, in occasione dell’anniversario della formale istituzione del Territorio Libero. La partenza è prevista da Piazza Sant’Antonio alle 17:00, con la partecipazione di numerosi gruppi e associazioni che chiedono la smilitarizzazione della città e del porto triestino, opponendosi ai piani strategico-militari come IMEC e Trimarium, che coinvolgono Washington, Bruxelles e Tel Aviv.

Alla conferenza stampa di presentazione in Via Sette Fontane, nei giorni scorsi, hanno preso parte circa quaranta persone, tra cui portavoce di Fronte della Primavera Triestina, Coordinamento No Green Pass, Oltre Trieste, Insieme Liberi, Alister, Multipopolare, Partito Comunista e Socit – Socialismo Italico. Ha aderito anche Costituzione in Azione dall’Udinese.

I promotori denunciano la violazione sistematica del Trattato di Pace di Parigi del 1947, che avrebbe dovuto garantire la smilitarizzazione del Territorio Libero. Inoltre, evidenziano il rischio strategico legato all’IMEC, che collegherebbe il porto di Trieste a quello di Haifa, e l’inserimento della città nel triangolo militare della Trimarium, rafforzando la presenza della NATO e del fronte orientale in Europa.

Una delegazione del Fronte della Primavera Triestina ha recentemente partecipato a una manifestazione a Marsiglia contro il gemellaggio con Haifa e il coinvolgimento del porto francese nella tratta europea dell’IMEC, gettando le basi per una possibile mobilitazione internazionale.

I promotori insistono: la manifestazione sarà l’occasione per ribadire la richiesta di una Trieste libera, smilitarizzata e indipendente dagli interessi militari internazionali, con una forte attenzione alla solidarietà alla causa palestinese e al rifiuto dei piani bellicisti.

Ma sul fronte opposto, il Movimento Trieste Libera ha preso nettamente le distanze da gruppi che hanno annunciato una manifestazione anti-Israele, USA, NATO e IMEC. “Si tratta di agitatori politici che abusano del nome del Territorio Libero di Trieste – si legge in una nota –. I loro scopi sono infatti incompatibili con lo status giuridico dell’attuale Territorio Libero di Trieste,  che  confina dal 1947 con l’Italia e dal 1992 con la Slovenia, e del suo Porto Franco internazionale, aperto a tutti gli Stati senza discriminazioni”, aggiungendo di non averci nulla a che fare.

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