Si moltiplicano le manifestazioni contro la legge che abolisce la prescrizione dopo la sentenza di primo grado. No agli “imputati a vita”.
Riceviamo e pubblichiamo.
“Dal 1° gennaio, con l’entrata in vigore della legge che abolisce la prescrizione dopo la sentenza di primo grado per tutti i reati e le contravvenzioni, saremo tutti imputati a vita. E’ la riforma più insensata mai proposta e votata in materia di giustizia, va abrogata. Chiunque sia denunciato, anche per futili motivi e per qualsiasi reato, potrà restare imputato per tutta la vita, inchiodato per sempre a un processo pendente, anche se assolto. Se marito e moglie che si separano o divorziano si denunciano reciprocamente, come a volte purtroppo succede, i seguiti delle loro denunce sopravvivranno alla loro separazione e al loro divorzio, e potranno essere discussi in tribunale quando non ricorderanno neppure più di essere stati sposati. I giudici più lenti diventeranno i veri padroni della giustizia: non per caso l’abolizione della prescrizione è appoggiata solo da una componente minoritaria della magistratura. Non è vero che la legge renderà più veloci i processi, è vero l’esatto contrario: tutti i processi potranno restare pendenti per sempre e saranno incentivate le manovre dilatorie. Questa riforma danneggia tutti, lasciando pendenti per sempre anche processi per reati di scarso allarme sociale come le liti tra privati, le diffamazioni, o i numerosi reati contravvenzionali di poca importanza di cui però la nostra legislazione è piena. E’ una riforma palesemente incostituzionale, ma per dichiararla tale ci vorranno molti anni, quando ormai sarà troppo tardi per porre rimedio ai terribili guai che avrà prodotto sulla vita di migliaia di persone. Chiediamo ai Partiti e ai Parlamentari di responsabilmente impedire che i cittadini diventino degli imputati a vita. Per questo venerdì 6 dicembre alle ore 8.00 manifesteremo contemporaneamente in tre città: Roma, Milano e Torino”
Avv. Simona Viola, presidente dell’associazione ITALIASTATODIDIRITTO