Maxi-operazione contro il gioco online illegale

Sequestrati beni per 4 milioni di euro. Gli indagati gestivano un sistema di gaming parallelo all’ADM, riciclando somme tramite prestanomi.

Salerno – Nella mattinata odierna, nelle Province di Salerno, Napoli e Foggia, i militari del Nucleo Investigativo carabinieri hanno dato esecuzione a una ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali, emessa dal Gip del Tribunale di Salerno su richiesta di questa Procura.

Il Gip ha disposto nei confronti Chiavazzo Domenico e Memoli Paolo, la custodia cautelare in carcere e nei confronti di Petruzzellis Giovanni, gli arresti domiciliari. I tre, sulla scorta degli esiti di attività di indagini consistite in intercettazioni, telefoniche, ambientali e telematiche, videosorveglianza, escussione di collaboratori di giustizia, sono stati ritenuti, allo stato, gravemente indiziati di essere i promotori, capi e organizzatori di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti in materia di esercizio abusivo del gioco online e della raccolta di scommesse di cui all’art. 4 L. n. 401/1989, emissione di fatture per operazioni inesistenti di cui agli artt. 2 e 8 D.lgs. n. 74/2000, riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori.

Per uno dei reati scopo dell’organizzazione, ovvero per il gioco e illegale on-line, è stata ritenuta la sussistenza di indizi in ordine al1′aggravante di cui all’art. 416 bis.1 c.p. per avere agevolato il clan dei Casalesi (fazione Schiavone). Il provvedimento del Gip ha disposto, altresì, l’applicazione delle misure cautelari reali (i cui destinatari sono, oltre a Chiavazzo Domenico, altri 14 indagati quali intestatari fittizi e riciclatori) ordinando il sequestro delle società, riconducibili al capo-promotore, di autovetture di lusso, di immobili (di cui 17 tra fabbricati aziendali, locali commerciali, appartamenti di pregio e 3 terreni), di denaro per un ammontare pari a circa 1,5 milione di euro.

Il valore stimato dell’intero sequestro è di almeno 4 mln di euro (il valore delle società sarà stimato successivamente all’immissione in possesso dell’amministratore giudiziario nominato dal Gip). La complessa attività investigativa condotta dal Comando Provinciale dei carabinieri di Salerno ha consentito di ricostruire il meccanismo di funzionamento del sofisticato sistema di gaming online denominato “Lireservice”, la cui offerta di gioco veniva resa accessibile attraverso apparecchiature definite Totem, ovvero dei computer collegati in rete ad una piattaforma madre gestita dagli indagati. Tali totem sono stati forniti a innumerevoli esercenti di attività commerciali su tutto il territorio nazionale, creando un circuito di gioco parallelo a quello de11’ADM, apparentemente lecito, in grado di far confluire ingenti somme di denaro all’organizzazione aggirando i controlli e in violazione dei limiti di legge relativi alle puntate e alle vincite.

Destinatari delle misure cautelariCustodia in carcere: Chiavazzo Domenico, nato a Nocera Inferiore (SA) il 26.01.1979, Memoli Paolo, nato a Salerno il 27.03.1984.Arresti domiciliari: Petruzzellis Giovanni, nato a San Severo (FG) il 31.01.1977.Misure Reali: Società Cooperativa Omega Service;Società Cooperativa Omicron Servizi Integrati ora CHIC;Società Monteli s.r.l.;Autovettura Porsche Cayenne;Autovettura Audi Q8;Immobili di proprietà della Società Buontempo Service srl (ora Omega Service s.r.l.);Immobili di proprietà della Società Monteli srl – P.I. 05933980657;

Puolo Alberto, nato a Nocera Inferiore il 07.06.1992, sequestro pari a C 24.730,00; Hassan Gianluca, nato a Pompei il 01.02.1984, sequestro pari a C 21.497,50; Di Tommaso Carmine, nato a Gragnano (NA) il 04.04.1984, sequestro pari a f 50.591,98; Cavaliere Antonio, nato a Salerno il 10.10.1987, sequestro pari a C 270.550,97; Nappi Gennaro, nato a Pompei (NA) il 18.11.1974, sequestro pari a f 25.210,00; Coppola Antonio, nato a Sarno il 19.02.1980, sequestro pari a f 2.624,00;De Prisco Edoardo, nato a Scafati (SA) il 10.08.1993, sequestro pari a C 11.089,50; Montella Massimiliano, nato a Pompei (NA) il 03.11.1970, sequestro pari a C 137.572,50; Di Maio Luca, nato a Nocera Inferiore il 03.05.1983, sequestro pari a f 25.000,00.

Il sistema, organizzato mediante uno schema piramidale, prevedeva che i proventi illeciti, tramite i vari anelli della piramide, venissero fatti confluire nelle casse dell’organizzazione in contanti o attraverso il versamento su carte ricaricabili. Si stima che il giro d’affari possa aver prodotto un introito di oltre 25 milioni di euro. Contestualmente l’organizzazione si è dotata di un complesso sistema di società utilizzate come strumento per riciclare e reimpiegare ingenti dotazioni finanziare anche nel settore immobiliare e che si è avvalso di società cantiere e prestanomi.