Forum euromediterraneo, Antoci apre i lavori della Commissione Politica

Il Cairo – È iniziata oggi la quattro giorni al Cairo, dove si tiene il Forum e Vertice dei Presidenti dell’Assemblea Parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo, che riunisce parlamentari dell’Unione Europea e dei Paesi del bacino del Mediterraneo per rafforzare pace, sicurezza, cooperazione economica e rispetto dei diritti umani in una delle regioni più strategiche e delicate del mondo.
L’AP-UpM è un foro unico di cooperazione multilaterale che mette intorno allo stesso tavolo le due sponde del Mediterraneo.

Ai lavori partecipa anche l’europarlamentare italiano Giuseppe Antoci, nella qualità di Presidente della Commissione Politica che ha aperto oggi la prima riunione della Commissione dando ufficialmente avvio ai lavori. La regione mediterranea vive un momento di grandi incertezze, ma anche di possibili svolte.
Il cessate il fuoco raggiunto a Gaza è un passaggio importante, ma non può essere considerato un punto di arrivo. Una pace vera e duratura in Medio Oriente richiede la prospettiva concreta della creazione di uno Stato palestinese credibile e vitale, senza questo difficilmente potremo vedere assicurata la stabilità nella regione”
dice Antoci.

Antoci

“Un secondo possibile punto di svolta riguarda il nostro partenariato a trent’anni dalla Dichiarazione di Barcellona. Il nuovo Patto per il Mediterraneo presentato dalla Commissione europea può diventare un quadro strutturato per investire in energia, digitalizzazione, connettività, innovazione e formazione, e per promuovere una cooperazione economica più equa e sostenibile. Ma questo potenziale si tradurrà in risultati solo se il Patto avrà un vero respiro regionale e non si limiterà a una somma di accordi bilaterali scollegati tra loro” continua Antoci.

“Nello stesso tempo, il modo in cui affronteremo la migrazione sarà un banco di prova decisivo.
Serve un approccio che unisca tutela dei diritti umani e consapevolezza delle enormi implicazioni economiche e sociali legate alla mobilità delle persone. Eliminare gli ostacoli agli scambi, rafforzare la fiducia reciproca, favorire la mobilità di studenti, lavoratori e imprese sono passi indispensabili per costruire un vero spazio euromediterraneo di pace, stabilità e sviluppo condiviso”
conclude Antoci.
Dalle sue prime dichiarazioni al Cairo emerge la volontà di non limitarsi a gestire le crisi del presente, ma di guidare iniziative inclusive e innovative per trasformare il Mediterraneo in un’area di stabilità e sviluppo sostenibile.

Un ruolo rilevante per un italiano che, anche in Parlamento Europeo, ha già dimostrato impegno, costanza e una intensa attività legislativa su temi di legalità, diritti e cooperazione internazionale.