Un weekend per riflettere sull’impatto dei rifiuti. In esposizione oggetti dagli anni ’50 agli ’80 recuperati dai volontari.
Rovigo – Oggetti in plastica degli anni ’50, confezioni integre di detersivi degli anni ’60, flaconi scoloriti degli anni ’70: a prima vista sembrano cimeli da collezione, ma sono rifiuti ritrovati negli ultimi anni nel cuore del delta del Po dai volontari di Plastic Free durante le attività di raccolta ambientale. Nasce così “Plastic Free Story”, la mostra che sarà aperta al pubblico sabato 29 e domenica 30 novembre presso la Pescheria Nuova di Corso del Popolo a Rovigo, con orario 9–12 e 16–19, a ingresso libero.

La mostra è il fulcro del Plastic Free Weekend, evento patrocinato dal Comune di Rovigo nell’ambito della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (S.E.R.R.), e rappresenta un’esperienza unica nel suo genere: una collezione di “reperti plastici” che raccontano decenni di abitudini, consumi e incuria. “Questi oggetti – racconta Riccardo Mancin, referente provinciale di Plastic Free – sono emersi da fiumi, argini e spiagge dopo 60 o 70 anni. Non è una mostra nostalgica, ma una testimonianza cruda di quanto sia duratura la plastica nell’ambiente. Alcuni pezzi sono così ben conservati da far paura. Parlano di un’Italia passata, ma ci ricordano il peso che lasciamo in eredità al futuro”.

Tra gli articoli in esposizione: involucri di merendine anni ’80, tappi di bibite degli anni ’70, flaconi di shampoo e detergenti con grafiche d’epoca, oggetti del quotidiano ormai scomparsi ma ancora perfettamente riconoscibili. Tutti recuperati nel delta del Po, una delle zone più ricche di biodiversità d’Europa e oggi anche tra le più colpite dall’inquinamento da plastica. Plastic Free Story non è solo una mostra: è un racconto visivo sull’impatto dei rifiuti nel tempo, rivolto a cittadini, famiglie, scuole e amministratori. Un’iniziativa nata a Rovigo che, nelle intenzioni degli organizzatori, punta a diventare un progetto itinerante per tutto il Polesine, e non solo.

“L’obiettivo è rendere la mostra itinerante in tutto il Polesine – spiega Riccardo Mancin, referente provinciale di Plastic Free –. Gli oggetti in esposizione raccontano un’Italia che non c’è più, ma ci ricordano il peso dell’eredità che lasciamo a chi verrà domani, se manca educazione e rispetto per l’ambiente”. All’evento parteciperà anche Anna Nicoli, responsabile regionale del progetto scuole di Plastic Free, che evidenzia l’importanza educativa dell’iniziativa: “Far vedere ai ragazzi questi oggetti ha un impatto maggiore di qualunque slide. Sono testimoni silenziosi della nostra storia, ma anche campanelli d’allarme. E i giovani lo capiscono”.
Plastic Free Story sarà visitabile gratuitamente. Per informazioni è possibile contattare i referenti locali dell’associazione tramite i canali ufficiali Plastic Free.