Accertate oltre 1.500 operazioni illecite per 70mila euro: pene sospese e attività socialmente utili, mentre la Finanza rafforza il contrasto ai circuiti paralleli al sistema bancario.
Cremona – Otto soggetti sono stati condannati dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale con sentenza emessa nell’ambito di un procedimento penale che ha riguardato reati di usura e abusiva prestazione di servizi di pagamento. L’attività investigativa, condotta dal Nucleo di polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Cremona, ha portato all’accertamento di numerose condotte illecite consumate all’interno di quattro esercizi commerciali di Cremona, tra cui due tabaccherie, un’attività di ristorazione e di minimarket.
Le persone condannate operando in concorso tra loro e approfittando dello stato di bisogno e difficoltà economica di percettori del Reddito di Cittadinanza, su richiesta di questi, fungevano come una sorta di “bancomat” monetizzando il credito presente sulle tessere del reddito di cittadinanza (RDC) e restituendo una somma in contanti decurtata di una percentuale ben al di sopra della soglia prevista dalla Banca d’Italia, quindi usuraria.
In sostanza, utilizzando la carta per l’acquisto simulato di beni e/o servizi, venivano aggirate le limitazioni normativamente previste circa l’utilizzo del contante (cioè la possibilità per tali carte di prelevare non più di € 100,00 al mese). Le operazioni contestate complessivamente sono 1556 ed il controvalore complessivo del denaro monetizzato attraverso queste operazioni è di circa 70.000 euro, mentre i tassi usurari applicati variavano dal 782% fino a un massimo del 4.563,00%.
Il procedimento si è concluso con l’applicazione della pena concordata tra le parti e il Pubblico Ministero, attenuate anche in virtù del risarcimento del danno alle persone offese. Nel dettaglio, 7 imputati hanno ricevuto la pena di un anno di reclusione e 3000 euro di multa, con pena sospesa, mentre l’ultimo imputato ha ricevuto la pena di un anno e sei mesi di reclusione e 3300 euro di multa, con sospensione subordinata alla prestazione di attività non retribuita a favore del Comune di Cremona per 9 mesi.
L’attività di servizio svolta testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza, in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, nel contrasto a tutte le attività illecite e lesive degli interessi finanziari della collettività anche attraverso il controllo dei circuiti di pagamento alternativi al sistema bancario.