Aveva minacciato di morte anche alcune persone per poi dirigere la canna della pistola verso la ex moglie sparandole alcuni colpi davanti alla farmacia del paese. Per un pelo non ha ucciso il nipote.
Lettomanoppello – Antonio Mancini, un 69enne pluripregiudicato, dopo aver ucciso Cleria Mancini di 60 anni, ha rivolto l’arma contro il nipote di 12 anni premendo di nuovo il grilletto. Fortunatamente il proiettile ha solo sfiorato il ragazzino che si è salvato. L’assassino è poi fuggito in auto ed è stato arrestato dai carabinieri dentro un bar di Turrivalignani, dove si era rifugiato ripetendo le minacce ai clienti. L’uomo aveva con sé l’arma del delitto, una Beretta calibro 9, risultata rubata nel 2011 ad un agente della polizia penitenziaria.
l figlio della coppia afferma che nel 2015 aveva chiesto ai carabinieri di togliere l’arma al padre poichè non passava giorno che non minacciasse di morte la famiglia: “Passa oggi e passa domani, ecco cosa è successo“. L’uomo avrebbe rivolto le medesime minacce un po’ a tutti, amici, conoscenti e persino al sindaco del paese e agli stessi carabinieri.

Il ragazzino scampato alla morte ha ricostruito, in parte, la tragedia parlando con il padre: “I nonni hanno iniziato a litigare – ha detto mio figlio – e mia mamma gli ha detto di lasciare stare la nostra famiglia perché ormai ci siamo allontanati. Ha estratto l’arma e ha sparato al petto di mia madre, poi si è girato verso mio figlio sparando ancora…il colpo gli è passato vicino all’orecchio perché era appoggiato vicino alla macchina. Non lo ha beccato per cinque centimetri. Ha sparato a mio figlio…”.