La Polizia ha scoperto decine di reintegri illeciti grazie a registri falsificati: tra i finti frequentatori anche manager e un uomo agli arresti domiciliari.
Torino – Prima che la Polizia di Stato ne interrompesse le attività illecite, era diventata l’autoscuola di riferimento per tutto il nord Italia, alla quale in tantissimi si rivolgevano per recuperare i punti decurtati dalla patente di guida senza frequentare i previsti corsi di recupero.
La platea dei finti frequentatori dei predetti corsi era variegata: dagli autisti professionali ai manager, sino a comprendere anche una persona agli arresti domiciliari.
L’indagine, condotta dalla Squadra di Polizia Giudiziaria, si è svolta attraverso un’attività investigativa, dove è stato appurato che decine di iscritti ai corsi di recupero punti patente avevano ottenuto il reintegro senza aver mai messo piede all’interno dell’autoscuola incriminata, i cui responsabili provvedevano a falsificare i registri presenza dei candidati.
La responsabilità è stata confermata dall’esito di perquisizioni, da cui è stata depositata l’informativa che mette in obbligo di dimora il titolare e una dipendente dell’autoscuola torinese.