Decine di migliaia in piazza in tutto il Paese. Autostrade e ferrovie bloccate, tensioni a Torino e Bologna.
Giornata di mobilitazione intensa in tutta Italia con lo sciopero generale di 24 ore indetto dai sindacati Cgil, Usb, Cub, Sgb e Cobas per esprimere solidarietà alla popolazione palestinese e alla Global Sumud Flotilla. Le manifestazioni hanno coinvolto le principali città, causando blocchi significativi alle infrastrutture di trasporto.
A Roma oltre 60.000 persone hanno sfilato in corteo da Piazza Vittorio verso Porta Pia, dove ha sede il Ministero dei Trasporti. In testa alla manifestazione il segretario della Cgil Maurizio Landini insieme alla portavoce italiana della Flotilla Maria Elena Delia. Gli studenti hanno scandito slogan contro il governo: “Siamo stanchi, siamo arrabbiati. La vostra ipocrisia ci fa schifo”.
Milano ha registrato numeri analoghi, con la Cgil che stima 100.000 partecipanti. Parte del corteo si è staccata in zona Città Studi con l’obiettivo dichiarato di bloccare la tangenziale est. “Non vogliamo fare una passeggiata, vogliamo bloccare veramente tutto”, ha dichiarato Pietro Cusimano dell’Usb Milano.
La situazione più critica si è verificata a Bologna, dove l’autostrada A14 è stata chiusa tra Borgo Panigale e San Lazzaro dopo che i manifestanti hanno invaso la tangenziale. Bloccato anche il raccordo di Casalecchio, paralizzando l’intero nodo autostradale bolognese.
A Torino il corteo si è diviso in due tronconi per “bloccare più punti della città”. Tensioni si sono registrate nelle vicinanze del Politecnico, con lanci di bottiglie contro le forze dell’ordine che hanno risposto con lacrimogeni.
A Firenze manifestanti hanno occupato i binari al cavalcavia delle Cure, gettando transenne sulla linea ferroviaria Milano-Roma e accendendo fumogeni. La questura conta 10.000 partecipanti, mentre la Cgil parla di 100.000 persone. Anche Venezia è rimasta isolata, con collegamenti da e per il centro storico completamente bloccati. Il terminal di Piazzale Roma è deserto e quasi tutti i treni da e per le stazioni di Santa Lucia e Mestre sono stati cancellati.
L’ambasciatore israeliano Jonathan Peled ha minimizzato le proteste: “Molti dimostranti non sanno nemmeno per cosa stanno protestando. È una protesta antigoverno che non ha nulla a che fare con Gaza”.
Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha criticato le modalità della protesta: “Chi usa violenza, rompe vetrine o blocca i binari non aiuta Gaza. La protesta non può diventare teppismo”. Adesione massiccia allo sciopero anche tra i giornalisti del Tg3, che hanno sospeso le trasmissioni per solidarietà con gli attivisti della Flotilla detenuti nelle carceri israeliane.