“Epilogo triste” per il capogruppo di Fratelli d’Italia, che prende le distanze dalle decisioni emerse in Consiglio.
Milano – «Nonostante il vincolo della Soprintendenza che sta per arrivare a giorni sullo Stadio Meazza, la Sinistra di Milano decide di deliberare e procedere poi con un contratto di vendita dello stadio, con il presupposto che poi venga abbattuto per far posto al nuovo. Il tutto senza un progetto definitivo e senza comprendere quali siano gli impatti e le ricadute per il territorio». Questo è il commento di Riccardo Truppo, capogruppo di Fratelli d’Italia che si è espresso nel merito della decisione nella vendita dello Stadio Meazza, finalizzato al suo rinnovamento.
Da Palazzo Marino esprime dunque distanza dalle posizioni della Sinistra a capo del Consiglio Comunale, dando rilievo ai valori della minoranza. «Fratelli d’Italia e il Centrodestra si sono posti sempre in maniera molto costruttiva sul tema capendone l’importanza, sin dal primo momento, depositando addirittura ieri in discussione finale solo 3 emendamenti di cui 2 discussi, sottoscritti e sostenuti da tutti i Consiglieri dell’opposizione e del centrodestra. Ciò a dimostrazione del fatto che si è voluto tenere, da parte nostra, il più possibile un atteggiamento responsabile e costruttivo».
La richiesta del rinnovo dello stadio meneghino ha portato ad una conclusione diversa rispetto alle previsioni, ad un “triste epilogo” rispetto al valore dell’argometo di discussione. Conclude così Truppo: «Da un lato chiedevamo di poter ristrutturare San Siro, come diversi progetti di fattibilità hanno dimostrato si possa ancora fare e dall’altro lato sostenevamo anche la ferma volontà di dotare la città di Milano di un nuovo Stadio moderno e al passo con i tempi, ma non a queste condizioni e con tempi e metodi dettati dalla Giunta Sala. La maratona consiliare di 12 ore, purtroppo, si è conclusa con un triste epilogo che ha visto la decisione del sindaco Sala e della sua Giunta, di ritenere indiscutibili decine/centinaia di emendamenti in maniera completamente arbitraria e irrituale. Di questo e tanto altro, questa maggioranza di Centrosinistra, risponderà oltre al fatto che, allo stato attuale, non ha più nulla da dire di coerente non solo a tutto il proprio elettorato ma, soprattutto, a tutti i milanesi».