ilgiornalepopolare siracusa

Turismo in calo a Siracusa: agosto segna -16,7% di pernottamenti

Flessione record dei turisti italiani, compensata solo in parte dagli stranieri. Rosano (Noi albergatori): “Il potere d’acquisto è crollato”.

Siracusa – Siracusa aveva iniziato il 2025 con segnali incoraggianti sul fronte turistico, ma l’estate ha riservato un brusco rallentamento. A lanciare l’allarme è Giuseppe Rosano, presidente di Noi albergatori Siracusa, che commenta i dati ufficiali elaborati su fonti Osservatorio Regionale Siciliano e Istat.

«L’andamento turistico era positivo fino a luglio – spiega Rosano – con un incremento del +1,5% di alloggiati rispetto al 2024. Ma ad agosto si è registrata una vera e propria battuta d’arresto: escluso il ponte di Ferragosto, che ha visto gli hotel quasi al completo, il mese si è chiuso con un calo del 16,7%».

Il crollo del turismo italiano

I numeri parlano chiaro: 181.335 presenze ad agosto contro le 217.740 dello stesso mese del 2024, con una flessione di 36.405 pernottamenti. Il dato più preoccupante riguarda i turisti italiani, scesi di 37.902 unità (-27,2%). A compensare solo in parte il calo, il lieve aumento degli stranieri, con +1.497 presenze (+1,9%).

Secondo Rosano, la contrazione non ha colpito in modo uniforme: «La maggior parte degli hotel cittadini ha registrato presenze e ricavi sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente, con oscillazioni minime tra +2% e -2%. Questo lascia intendere che la flessione abbia riguardato soprattutto il comparto extralberghiero: case vacanza, B&B e affitti brevi».

Le cause: inflazione e potere d’acquisto in calo

Alla base della frenata ci sono fattori economici noti: inflazione, caro-bollette, rincaro dei voli e in generale un abbassamento del potere d’acquisto della classe media. «Il ceto medio in Italia si è ridotto al 45% della popolazione, contro il 49% di pochi anni fa – ricorda Rosano citando il recente rapporto Demos –. È evidente che con meno risorse a disposizione le vacanze diventano più brevi e frammentate, spesso non oltre 4 o 5 giorni».

La sfida dei prossimi mesi: puntare sugli stranieri

Con settembre e ottobre alle porte, gli albergatori siracusani guardano ora ai mercati internazionali, da sempre fondamentali per il settore. «Tedeschi e francesi restano il bacino principale – aggiunge Rosano – sebbene entrambi i Paesi attraversino momenti difficili: in Germania rallentano produzione e consumi, mentre in Francia la crisi politica rischia di pesare sull’economia».

Non mancano, tuttavia, segnali positivi: Siracusa continua ad attrarre statunitensi, inglesi, canadesi e svizzeri, turisti alto-spendenti in crescita negli ultimi anni. Un flusso che potrebbe bilanciare le perdite, anche se le tensioni geopolitiche e i conflitti internazionali restano un’incognita.

Tra crisi e polemiche sull’overtourism

Il presidente di Noi albergatori non risparmia infine una stoccata al dibattito cittadino: «Mentre i dati dimostrano un calo evidente, qualcuno continua a parlare di overtourism a Siracusa. Un concetto mai realmente riscontrato né protocollato, ma che viene usato in maniera impropria, proprio mentre il settore avrebbe bisogno di analisi serie e strategie condivise».

Il quadro che emerge è dunque complesso: Siracusa resta una meta attrattiva a livello internazionale, ma il turismo domestico – da sempre pilastro delle presenze estive – vacilla sotto il peso della crisi economica.


Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa