Attacco a Gerusalemme: sei civili uccisi in un assalto con armi da fuoco, morti i due attentatori

Due terroristi hanno aperto il fuoco contro autobus e fermata a nord della città: morti sei israeliani, almeno 15 i feriti. Hamas rivendica, Netanyahu promette “risposta dura”.

Gerusalemme – Un nuovo attacco terroristico ha insanguinato Gerusalemme questa mattina. Nei pressi di una fermata dell’autobus a nord della città, vicino agli insediamenti israeliani, due uomini armati hanno aperto il fuoco contro i passeggeri della linea 62. Il bilancio è gravissimo: sei civili israeliani uccisi e almeno dieci feriti, alcuni in condizioni critiche.

I due attentatori, provenienti dai villaggi palestinesi di Kubiba e Katna in Cisgiordania, sono stati neutralizzati da un soldato della brigata Hashmonaim, presente sul posto. Non avevano permessi per entrare in Israele e, secondo lo Shin Bet, avrebbero attraversato una breccia nella recinzione di sicurezza.

Il premier Benyamin Netanyahu è arrivato subito sul luogo dell’attacco: «Siamo in guerra contro il terrorismo su più fronti. Lo Shin Bet e l’Idf hanno sventato centinaia di attentati, ma non questo. Non ci indebolirà: aumenterà la nostra determinazione», ha dichiarato, annunciando operazioni di accerchiamento nei villaggi di provenienza dei terroristi.

Vittime e rivendicazioni

Tra le vittime figurano tre rabbini e un giovane di 25 anni, Yaakov Pinto, immigrato dalla Spagna e sposato da poco. Gli altri identificati sono il rabbino Levi Yitzhak Fash, il rabbino Israel Menatzer e il rabbino Yosef David.

Hamas ha celebrato l’attacco definendolo “una risposta naturale ai crimini dell’occupazione”, mentre il ministro israeliano di estrema destra Bezalel Smotrich ha chiesto lo smantellamento dell’Autorità nazionale palestinese. Quest’ultima ha replicato condannando l’uccisione di civili e denunciando “il terrorismo coloniale e i massacri a Gaza”.

Escalation a Gaza

Intanto l’Idf ha diffuso un nuovo ordine di evacuazione urgente per alcuni quartieri di Gaza City, segnalando possibili bombardamenti su strutture usate da Hamas.

Sul fronte internazionale, l’Onu ha accusato Israele di “retorica genocida” sulla Striscia, mentre l’Unione Europea ha messo in guardia contro le flottiglie dirette a Gaza, definite rischiose e potenzialmente destabilizzanti.

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