Il 15 settembre si apre a Rimini il processo per la 78enne uccisa nel garage di casa con 29 coltellate: in aula potrebbe essere ascoltata la registrazione dei suoi ultimi istanti. I consulenti della Procura: “Una delle voci è di Dassilva”.
Rimini – Un audio straziante, nel quale si sentono le urla di dolore di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa a Rimini il 3 ottobre 2023 nel garage di casa, in via del Ciclamino. La registrazione, catturata da una telecamera condominiale, potrebbe essere riprodotta in aula durante il dibattimento che prenderà il via il 15 settembre in Corte d’Assise, e diventare una prova-chiave del processo.
A giudizio per l’atroce delitto c’è Louis Dassilva, 35enne senegalese, arrestato nel luglio 2024 con l’accusa di omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà e futili motivi. Secondo la Procura, l’uomo avrebbe ucciso l’anziana per proteggere la relazione extraconiugale che intratteneva con la nuora della vittima, Manuela Bianchi.
Sull’audio, la difesa di Dassilva – rappresentato dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi – ha chiesto un incidente probatorio, sostenendo che i suoni non sarebbero decifrabili. Per i consulenti della Procura, al contrario, si distinguerebbero chiaramente alcune voci, quindi nettamente la parola “calma” e poi i rumori prodotti dalle 29 coltellate così come le urla atroci della povera Pierina colpita a morte. Una delle voci, aggiungono i consulenti, sarebbe compatibile con quella di Dassilva.
Nel fascicolo della Procura entrano anche le immagini delle telecamere della farmacia che inquadrano Loris Bianchi, fratello della nuora, mentre scende per ben due volte nel seminterrato poche ore prima dell’omicidio. Ma anche il ruolo della stessa Manuela Bianchi resta sotto i riflettori: inizialmente indagata per favoreggiamento, ha poi testimoniato contro Dassilva.
La discussione sulle conclusioni tecniche è fissata al 7 novembre. In aula, oltre alla Procura, saranno presenti i familiari di Pierina, costituitisi parte civile.