Accordo siglato al Mimit con ministeri, enti locali e amministrazioni straordinarie per coniugare salute, ambiente e lavoro.
Roma – È stata firmata al Mimit l’intesa sulla decarbonizzazione degli impianti dell’ex Ilva di Taranto, sottoscritta da tutte le amministrazioni nazionali e locali coinvolte. A darne notizia è Antonio Spera, segretario nazionale Ugl Metalmeccanici, presente all’incontro con il ministro Adolfo Urso e Stefano Caldoro, consigliere del Presidente del Consiglio per le Relazioni con le Parti Sociali.
All’accordo hanno preso parte il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero della Salute, il Ministero dell’Interno, Regione Puglia, Provincia di Taranto, i Comuni di Taranto e Statte, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, Ilva S.p.A. e Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria, Taranto Energia, Adi Energia e Dri d’Italia.
Secondo Spera, l’accordo serve a garantire il nuovo investitore in vista della gara per l’ex Ilva e prevede la sottoscrizione di un Accordo di Programma per misure a sostegno dello sviluppo del territorio, con il monitoraggio delle procedure ambientali e la realizzazione di tre forni elettrici e nuovi impianti di preridotto (DRI) per alimentare la produzione.
L’intesa impegna inoltre a favorire il potenziamento delle infrastrutture portuali, a valutare misure per i proprietari di immobili nel quartiere Tamburi e ad attuare politiche attive e passive per mitigare gli effetti occupazionali della transizione green. La prima riunione operativa è prevista a settembre, mentre il 15 settembre scadrà il termine per la presentazione delle offerte vincolanti.