Il caro estinto valeva un patrimonio

Percepivano da 20 anni la pensione di una defunta: madre e figlio denunciati a Milano per truffa aggravata all’INPS.

Milano – Avevano continuato a incassare la pensione sociale di anzianità della loro congiunta per oltre 18 anni dalla sua morte, arrecando un danno all’I.N.P.S. di circa 400 mila euro. Ora madre e figlio sono stati scoperti e denunciati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Milano, al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo lombardo.

L’inchiesta è nata da controlli del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano. Gli accertamenti hanno permesso di ricostruire il sistema fraudolento messo in piedi dal decesso della donna, avvenuto nel marzo 2005, e andato avanti per quasi due decenni.

Gli indagati, figlia e nipote della defunta, hanno approfittato della mancata comunicazione del decesso e della presenza di un conto corrente cointestato, continuando a riscuotere ogni mese la pensione spettante alla madre/nonna, senza mai informare né l’I.N.P.S. né l’istituto bancario.

Decisiva per smascherare la frode è stata l’analisi della documentazione bancaria, che ha evidenziato l’utilizzo di un documento d’identità contraffatto, con data di emissione successiva alla morte della signora, e la firma su moduli bancari datata oltre 10 anni dopo il decesso.

Grazie a un’analisi incrociata dei dati anagrafici e bancari, la Guardia di Finanza ha potuto quantificare il danno e denunciare i due per truffa aggravata ai danni dello Stato. L’I.N.P.S. ha già recuperato una parte delle somme, mentre il resto è stato sottoposto a sequestro preventivo.

L’operazione si inserisce nel più ampio impegno della Guardia di Finanza per contrastare le frodi nel settore previdenziale e tutelare le risorse pubbliche, garantendo che l’assistenza economica arrivi a chi ne ha realmente bisogno.

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