“Nella salma tracce di farmaco non previsto”: infermiere arrestato per omicidio volontario a Ferrara

Un 83enne muore in ospedale ad Argenta: indagato un infermiere ravennate. Il farmaco trovato nel corpo non era nel piano terapeutico. Si indaga anche per maltrattamenti.

Ferrara – Un infermiere della provincia di Ravenna è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario per la morte sospetta di un paziente di 83 anni, avvenuta lo scorso 5 settembre 2024 nel reparto di lungodegenza dell’ospedale di Argenta (Ferrara).

L’uomo è stato fermato dai carabinieri di Ferrara e si trova ora in carcere a Bologna, su disposizione del gip di Ravenna che ha ravvisato un grave quadro indiziario e il rischio di inquinamento delle prove, pur non convalidando il fermo, in quanto non è stato ritenuto sussistente il pericolo di fuga.

Tracce di un farmaco letale

Le indagini, avviate in autunno dopo due decessi ritenuti sospetti, si sono concentrate sul caso dell’83enne. Dalle analisi eseguite da un pool di consulenti nominati dalla Procura, nel corpo dell’anziano sono state trovate tracce di Esmeron, un potente miorilassante utilizzato normalmente per l’intubazione o in situazioni d’emergenza.

Tuttavia, l’Esmeron non era previsto nel piano terapeutico del paziente. Inoltre, dal carrello delle emergenze sarebbero sparite quattro fiale dello stesso farmaco, non riscontrate nei trattamenti di altri pazienti.

Un’indagine più ampia

Al momento, l’accusa di omicidio volontario riguarda un solo decesso, ma la Procura non esclude sviluppi futuri. La seconda morte sospetta è ancora oggetto di verifica, mentre è attivo un altro filone d’indagine per ipotetici maltrattamenti all’interno dello stesso reparto, in cui sono coinvolti anche i carabinieri del NAS di Bologna.

Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità multiple o sistemiche. Al momento, l’infermiere arrestato è l’unico indagato formale per omicidio.

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