Dopo il decesso di un anziano e alcuni ricoveri sospetti, MM sospende l’acqua calda in via Rizzoli. Attesa per gli esiti delle analisi sull’impianto idrico.
Milano – Un uomo di 91 anni è morto all’ospedale San Raffaele di Milano e altri casi sospetti sono stati registrati nella stessa zona per una possibile infezione da legionella, il batterio che si annida nelle tubature dell’acqua e che può provocare gravi forme di polmonite se inalato tramite vapore o aerosol.
A essere coinvolti sono i residenti di un complesso di edilizia residenziale pubblica in via Rizzoli, nel quartiere Crescenzago, alla periferia nord-est della città. Nei palazzi è comparso un cartello che invita gli abitanti a non utilizzare l’acqua calda o, in alternativa, a farla scorrere per almeno cinque minuti prima dell’uso.
La società MM, che gestisce gli immobili, ha attivato i protocolli precauzionali: la fornitura di acqua calda è stata temporaneamente sospesa, mentre sono stati effettuati prelievi dell’acqua per le analisi microbiologiche, i cui risultati saranno disponibili entro 48 ore. Intanto, nel pomeriggio, è stata eseguita una nuova disinfezione dell’intero impianto idrico.
Il caso ha suscitato preoccupazione tra i residenti, mentre le autorità sanitarie stanno monitorando la situazione per verificare l’eventuale diffusione del batterio. La legionella pneumophila, spesso associata a impianti non correttamente mantenuti, colpisce in modo più grave anziani e persone con fragilità preesistenti.
Se confermato, si tratterebbe dell’ennesimo episodio legato alla presenza del batterio in strutture pubbliche o impianti condominiali. Gli esperti raccomandano la regolare manutenzione degli impianti idrici, soprattutto in contesti ad alta densità abitativa.