La pena prevede anche il divieto perpetuo di contatti volontari con minori senza un accompagnatore maggiorenne.
Monza – Il Tribunale ecclesiastico ha emesso una sentenza di primo grado contro don Samuele Marelli, ex responsabile degli oratori della Comunità pastorale Giovanni Paolo II di Seregno (Monza), riconoscendolo colpevole di abusi sessuali su minori e maggiorenni. La pena, annunciata ai fedeli della parrocchia di San Giuseppe dal vicario episcopale monsignor Michele Elli, prevede la sospensione dal ministero sacerdotale per 5 anni, il divieto perpetuo di contatti volontari con minori senza un accompagnatore maggiorenne, e altre restrizioni. Marelli, 50 anni, originario della provincia di Como, è anche indagato dalla Procura di Monza per presunti reati sessuali, in un caso che ha scosso la comunità locale e la Diocesi di Milano.
La sentenza, emessa dal Tribunale ecclesiastico incaricato dalla Diocesi di Milano, è stata comunicata all’arcivescovo Mario Delpini e letta ai fedeli della Comunità pastorale Giovanni Paolo II di Seregno al termine della Messa oggi nella parrocchia di San Giuseppe. Le sanzioni imposte a Marelli, che ha 50 anni e un passato come responsabile della Fondazione Oratori Milanesi, sono severe: proibizione per 5 anni di risiedere nel territorio dell’Arcidiocesi di Milano; sospensione per 5 anni dall’esercizio pubblico del ministero sacerdotale, includendo celebrazioni liturgiche e sacramenti; divieto perpetuo di cercare contatti volontari con minori, salvo in presenza di un accompagnatore maggiorenne; privazione per 10 anni della facoltà di amministrare il sacramento della confessione e di svolgere attività di direzione spirituale: divieto di contattare, con qualsiasi mezzo, persone che erano domiciliate canonicamente a Seregno durante il suo servizio.
La sentenza è appellabile, ma le misure riflettono la gravità dei reati riconosciuti, in linea con le norme canoniche aggiornate da Papa Francesco nel 2021 per contrastare gli abusi nella Chiesa. Parallelamente al procedimento canonico, don Samuele Marelli è indagato dalla Procura di Monza per presunti reati sessuali commessi su giovani della parrocchia di Seregno. L’indagine penale, avviata dopo denunce presentate da alcune vittime, è ancora in corso e riguarda fatti che avrebbero coinvolto minorenni e maggiorenni, con l’aggravante dell’abuso di autorità derivante dal ruolo di responsabile degli oratori.