Rapinano e sequestrano per vendetta la persona sbagliata: 4 in manette nel Catanese

Pensavano fosse il rapinatore di un anziano, invece la vittima era a Belpasso per consumare una relazione extraconiugale cominciata su TikTok.

Belpasso (Catania) – Il 27 marzo 2025, a Belpasso (Catania), un uomo è stato sequestrato, picchiato e rapinato di 800 euro e un iPhone 7 da una banda di quattro “vendicatori” che lo avevano erroneamente identificato come il responsabile di una rapina da 1000 euro subita da un pensionato. I Carabinieri della Compagnia di Paternò hanno arrestato i presunti autori: Alessio Stimoli (25 anni), Giuseppe Musumeci (54 anni), Santo Pulvirenti (25 anni), destinatari di custodia cautelare in carcere, e Gabriele Salvatore Stimoli (27 anni), posto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, come disposto dal GIP Pietro Currò su richiesta della Procura di Catania.

Tutto è cominciato il 27 marzo 2025, quando un pensionato di Belpasso viene avvicinato da una giovane che lo distrae chiedendogli un’informazione. Nel frattempo, un complice gli sottrae 1000 euro dal borsello. La vittima racconta l’accaduto al figlio, e la notizia arriva a un conoscente, identificato come “Pippo di San Pietro Clarenza”, che avrebbe reagito con indignazione: “Queste cose a Belpasso non devono succedere. All’insaputa del pensionato e dei suoi figli, “Pippo” e tre complici decidono di vendicare il furto, individuando un presunto colpevole.

I quattro si convincono che l’autore della rapina sia un uomo presente a Belpasso quella sera per incontrare una donna sposata conosciuta su TikTok. La coppia, per discrezione, camminava a distanza: lei davanti, lui dietro, un comportamento ritenuto “sospetto” dai “vendicatori”. In realtà, l’uomo era estraneo al furto. I quattro lo fermano, lo costringono a salire su un furgone, gli bloccano braccia e gambe, lo colpiscono ripetutamente con schiaffi e pugni e, al termine del viaggio, lo scaraventano a terra, minacciandolo di morte. Gli sottraggono 800 euro in contanti e un iPhone 7, per poi consegnare il denaro a uno dei figli del pensionato, dichiarando: “Non ti interessa come li ho recuperati, l’importante è che li hai riavuti”

I carabinieri di Paternò, coordinati dalla Procura di Catania, hanno ricostruito la vicenda grazie alle testimonianze della vittima del sequestro, la donna coinvolta, i figli del pensionato e altri testimoni che hanno fornito dettagli cruciali. Inoltre, le immagini delle telecamere nella zona di Belpasso hanno confermato gli spostamenti dei quattro e il sequestro.

L’indagine ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare da parte del GIP Pietro Currò. Alessio Stimoli, Giuseppe Musumeci e Santo Pulvirenti sono stati trasferiti in carcere, mentre Gabriele Salvatore Stimoli è stato posto agli arresti domiciliari con l’obbligo di braccialetto elettronico, probabilmente per un ruolo meno attivo nell’aggressione. I quattro sono accusati di sequestro di persona, rapina aggravata e lesioni personali aggravate, con l’aggravante di aver agito in concorso.

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