Operazione antimafia a Brindisi: 10 arresti per droga e armi, legami con la Sacra Corona Unita

Smantellata dai carabinieri una rete criminale ramificata. Il blitz, coordinato dalla Dda di Lecce, ha coinvolto le province di Brindisi, Lecce e Padova.

Brindisi – I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Lecce, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 10 persone accusate a vario titolo di associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, spaccio di sostanze stupefacenti, violazioni in materia di armi e aggravante di aver agevolato la Sacra Corona Unita, nella sua frangia “Tuturanese”.

L’operazione, che ha coinvolto le province di Brindisi, Lecce e Padova, oltre alle case circondariali di Sassari, Oristano, Bari, Lecce e Agrigento, rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata pugliese. Supportati dal Nucleo Cinofili di Modugno (Bari) e dall’Aliquota di Primo Intervento di Brindisi, i carabinieri hanno smantellato una rete criminale ramificata.

La Sacra Corona Unita, definita la “Quarta mafia” italiana, opera in Puglia con una struttura gerarchica e ramificata, spesso suddivisa in frange locali. La frangia “Tuturanese”, attiva nella frazione di Tuturano (Brindisi), è nota per il controllo delle piazze di spaccio e per la gestione di traffici illeciti, come emerso in precedenti operazioni. Ad esempio, l’indagine “Fidelis” del 2017-2018, coordinata dalla DDA di Lecce, aveva già colpito la famiglia Coffa, legata alla SCU Tuturanese, per traffico di cocaina e gestione mafiosa del territorio

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