Femminicidio nel Varesotto: Teresa Stabile uccisa a coltellate dal marito Vincenzo Gerardi

Ha atteso che la moglie tornasse dal lavoro e l’ha colpita nel cortile di casa a Samarate. Fermato dai carabinieri con il taser. La coppia stava separandosi.

Samarate (Varese) – Teresa Stabile, 55 anni, è stata accoltellata a morte dal marito, Vincenzo Gerardi, 57 anni, al rientro dal lavoro nel tardo pomeriggio di ieri. Appena scesa dalla sua auto, nel cortile della villetta dove viveva sola in via San Giovanni Bosco a Samarate, in provincia di Varese, è stata aggredita dall’uomo che l’aveva attesa armato di un coltello da cucina. Gerardi l’ha colpita ripetutamente, senza lasciarle scampo. Un testimone, un passante che stava portando a spasso il cane, ha dato l’allarme, permettendo un intervento rapido dei soccorsi.

I sanitari del 118, giunti sul posto insieme a un’automedica da Gallarate, hanno trovato la donna in arresto cardiaco. Nonostante le manovre rianimatorie e il trasporto d’urgenza all’ospedale di Legnano, Teresa Stabile è deceduta poco dopo le 20. L’autopsia chiarirà il numero e la profondità dei fendenti inferti.

A segnalare il crimine è stato lo stesso Gerardi, che ha contattato il 112 in stato confusionale, ammettendo di aver accoltellato la moglie. I carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio e della stazione di Samarate lo hanno rintracciato poco dopo in via Torino, a meno di 100 metri dal luogo del delitto, ancora con il coltello in mano. L’uomo, che secondo gli inquirenti avrebbe minacciato di togliersi la vita, è stato immobilizzato con un taser e portato in caserma dopo un passaggio in ospedale per accertamenti.

Durante l’interrogatorio con il pubblico ministero Ciro Caramore, l’uomo ha ammesso il delitto ma negato di aver pianificato di uccidere la donna, che aveva deciso di separarsi da lui, ma di averla incontrata casualmente sotto l’abitazione dei genitori di lei dove era andata a vivere dopo essere andata via di casa lo scorso fine novembre. Di diverso parere gli inquirenti che, a seguito della perquisizione svolta nell’abitazione dell’uomo dai carabinieri di Busto Arsizio, sono convinti di aver raccolto elementi tali da contestare la premeditazione del delitto.

Il femminicidio di Teresa Stabile non è il primo a sconvolgere Samarate. A soli 300 metri dal luogo dell’omicidio, nella notte tra il 3 e il 4 maggio 2022, Alessandro Maja uccise la moglie Stefania Pivetta e la figlia minore Giulia, tentando di assassinare anche il figlio maggiore Nicolò, che sopravvisse per miracolo.

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