Ponte Stretto: Salini, pronti a partire entro fine aprile. Manca solo l’ok del Cipess

L’amministratore delegato di Webuild, durante la call con gli analisti sui risultati 2024, in merito allo stato di avanzamento del progetto.

Roma – “Siamo quasi alla fine del processo di approvazione, siamo in attesa della decisione finale del Cipess per iniziare entro la fine di aprile”. Lo ha detto Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, durante la call con gli analisti sui risultati 2024, in merito allo stato di avanzamento del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. “Siamo ovviamente pronti, così come anche tutti i partner industriali, a iniziare con orgoglio questo progetto molto importante per l’Italia e soprattutto per il Sud Italia”.

La durata della “fase design & construction è stimata in 7 anni e mezzo e il completamento è previsto per il
2032″. “Spero di esserci e di poterlo attraversare insieme a tutto il team entro la fine del 2032″ ha concluso. Il progetto del Ponte sullo Stretto non si ferma. “Stiamo investendo un miliardo in più rispetto a quanto previsto, siamo più forti e solidi”, ha detto l’amministratore delegato di Webuild in un’intervista a Il Corriere della Sera. “I governi continueranno ad avere necessità di investire nel settore: ponti, strade, ferrovie, dighe, ospedali danno risposte per migliorare la vita di tutti i giorni, e fanno la differenza”, ha aggiunto Salini.

Il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, nel corso dell’audizione alla commissione Trasporti della Camera sullo stato del sistema ferroviario, ha fatto notare che “la potenziale chiusura del Ponte sullo Stretto si presume possa avvenire solo in caso di eventi eccezionali e infrequenti condizioni metereologiche particolarmente avverse. Quindi non è vero che chiuderà più volte l’anno. Nelle more del completamento dell’opera sono in corso di esecuzione le iniziative volte al rinnovo e l’upgrading della flotta Blujet (controllata Rfi) – ha aggiunto – tra le quali vi è l’ibridizzazione delle navi Iginia e Messina e l’acquisto di un’ulteriore nave veloce per il trasporto passeggeri. Perché da qui al ponte dobbiamo garantire l’adeguamento dei servizi e il miglioramento del sistema di servizi. Bisogna capire se nei casi eccezionali in cui il ponte è chiuso ci sarà la possibilità di gestire il traffico per le condizioni meteo-marine”.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa