Maltempo, allerta rossa in Emilia-Romagna: piogge intense e fiumi a rischio piena. Musumeci firma la mobilitazione

Notte di pioggia battente su Forlì, Ravenna, Bologna e Ferrara. Senio, Lamone e Santerno sorvegliati speciali. Scuole chiuse anche a Firenze, allerta arancione in Toscana.

L’Emilia-Romagna è in allerta rossa per possibili piene dei fiumi e frane, mentre una pioggia incessante ha colpito nella notte le aree di Forlì, Ravenna, Bologna e Ferrara. I terreni, già saturi dalle precipitazioni dei giorni scorsi, non riescono più ad assorbire l’acqua, facendo salire i livelli dei corsi d’acqua. Il Lamone ha raggiunto la soglia arancione a Marradi, mentre Senio, Lamone e Santerno hanno superato la soglia gialla sull’Appennino, secondo i dati di Emilia-Romagna Meteo. La Protezione Civile monitora la situazione, temendo esondazioni e smottamenti.

A Bologna, le scuole sono chiuse e molti comuni hanno attivato i Centri Operativi Comunali (COC) per gestire l’emergenza. La presidente facente funzioni della Regione, Irene Priolo, ha invitato la popolazione a limitare gli spostamenti e a seguire le indicazioni delle autorità. Situazioni critiche si registrano anche nella pianura romagnola, dove i fiumi minacciano di rompere gli argini, come già accaduto in passato.

L’allerta si estende oltre i confini emiliani: in Toscana, scatta l’arancione su ampi settori, con Firenze che ha disposto la chiusura delle scuole. Allerta gialla, invece, per parte di Lazio, Abruzzo, Marche, Umbria, Veneto, Lombardia, Campania e tutto il Molise, dove si temono temporali e locali dissesti idrogeologici. La perturbazione atlantica, che sta attraversando l’Italia da nord a sud, porta con sé venti forti e un calo delle temperature, aggravando il rischio di frane nelle zone collinari.

I vigili del fuoco e la Protezione Civile sono al lavoro per prevenire danni, con particolare attenzione ai fiumi romagnoli, teatro di alluvioni devastanti nel 2023 e 2024. A Ravenna, il ricordo del Lamone che rompe gli argini è ancora vivo, e le autorità raccomandano di evitare scantinati e di prepararsi a eventuali evacuazioni. Intanto, il maltempo continua a mettere alla prova un territorio già fragile, con previsioni che non promettono tregua fino al tardo pomeriggio.

Musumeci firma il decreto dello stato di mobilitazione

Il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci ha firmato il decreto dello stato di mobilitazione straordinaria del Servizio nazionale di Protezione civile per la Regione Emilia Romagna.

Il provvedimento si è reso necessario per fronteggiare la grave situazione di criticità determinatasi con l’ondata di maltempo, che sta creando condizioni di pericolo per l’incolumità delle persone e per la sicurezza dei beni pubblici e privati.

È stata così accolta la richiesta avanzata dal presidente della Regione emiliano-romagnola, dopo la rapida istruttoria del Dipartimento nazionale dí Protezione civile. Per meglio operare nella difficile situazione, lo stesso Dipartimento assicurerà il coordinamento dell’intervento del Servizio nazionale della Protezione civile e del volontariato organizzato di altre Regioni, a supporto delle strutture regionali dei territori colpiti e per fornire l’assistenza ed il soccorso alle popolazioni coinvolte.

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