All’Ospedale Maggiore di Bologna: fingendosi un amico di famiglia chiedeva piccole somme di denaro, intorno ai 50 euro, con la scusa di dover pagare il ticket per una visita ma di non avere contanti a disposizione. A incastrarlo le videocamere.
Bologna – “Volevo pagarmi le cure”. Così si è giustificato un 80enne, sospettato di aver truffato numerosi anziani ricoverati o in attesa di visita presso l’Ospedale Maggiore di Bologna. L’uomo è stato identificato e denunciato dalla Questura. Le indagini, durate circa un anno, hanno permesso di risalire all’autore di una serie di raggiri segnalati al posto di polizia della struttura sanitaria.
Secondo le ricostruzioi, l’anziano si avvicinava alle vittime all’interno dell’ospedale, spacciandosi per un amico di famiglia. Molti pazienti, colti alla sprovvista e per evitare imbarazzo, fingevano di riconoscerlo. Dopo una breve conversazione, il truffatore chiedeva piccole somme di denaro, solitamente intorno ai 50 euro, con la scusa di dover pagare il ticket per una visita ma di non avere contanti a disposizione.
Nel corso dell’ultimo anno, si sarebbero verificati almeno cinque episodi, l’ultimo dei quali a fine febbraio 2025.
Grazie alle registrazioni della videosorveglianza interna dell’ospedale, la polizia è riuscita a isolare un fotogramma in cui l’uomo veniva ripreso. Pochi giorni fa, una guardia giurata del Maggiore lo ha riconosciuto e segnalato agli agenti.
L’ottantenne, residente a Modena e con precedenti penali, ha sostanzialmente ammesso di essere l’autore dell’ultima truffa, risalente al 20 febbraio, e di aver messo in atto lo stesso schema anche altre volte. Non ha fornito particolari giustificazioni, se non quella di aver usato il denaro ottenuto per pagare cure mediche legate ai suoi problemi cardiaci.