Depositato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari: Massimo Adriatici il 20 luglio 2021 sparò a Youns El Boussetaoui, causandone la morte.
Pavia – La Procura della Repubblica di Pavia ha depositato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di Massimo Adriatici. L’ex assessore di Voghera, il 20 luglio 2021, sparò a Youns El Boussetaoui, causandone la morte. Il provvedimento segue la richiesta avanzata lo scorso novembre dal giudice Valentina Nevoso.
Non si tratta più di “eccesso colposo di legittima difesa”, come inizialmente ipotizzato dal pubblico ministero, ma del più grave reato di omicidio volontario. La nuova contestazione è stata formulata in seguito all’ordinanza del tribunale, un passaggio tecnico ma cruciale, che potrebbe aprire la strada a un nuovo processo.
Secondo la ricostruzione della Procura, quella sera in piazza Meardi, Adriatici avrebbe agito in violazione del suo ruolo di assessore alla sicurezza, compiendo un’azione di sorveglianza armata nei confronti di El Boussetaoui, cittadino già segnalato per comportamenti molesti. Dopo avergli mostrato la pistola, sarebbe stato colpito al volto da una manata del 39enne marocchino, cadendo a terra e riportando contusioni e la perdita degli occhiali, con una prognosi di due giorni. A quel punto, avrebbe esploso un colpo con una pistola Beretta modello 21 calibro .22 long rifle, che portava con sé con il colpo in canna e caricata con munizioni a punta cava, ammesse per l’uso nei poligoni ma non per la difesa personale.
Il proiettile ha raggiunto la vittima all’emitorace sinistro da distanza ravvicinata, provocando uno choc emorragico acuto a causa della lacerazione della vena cava inferiore e dei vasi renali contigui, risultando fatale.