Calunnia, chiesta la condanna a due anni per l’ex campione di ciclismo Mario Cipollini

Lo sportivo aveva presentato una querela, poi archiviata, contro Ivano Fanini, sostenendo che il suo ex patron lo avesse minacciato di diffondere informazioni riguardo l’utilizzo di sostanze dopanti.

Verona – La pm di Verona, Eugenia Bertini, ha richiesto una condanna a due anni per l’ex campione del mondo di ciclismo, Mario Cipollini, 57 anni, accusato di calunnia nei confronti di Ivano Fanini, suo ex patron, per averlo accusato di tentata estorsione. Secondo quanto riportato dal Corriere del Veneto, la sentenza è attesa per il prossimo 28 aprile.

Il 9 marzo 2017, Cipollini aveva presentato una querela contro Fanini presso la Procura di Verona, sostenendo che quest’ultimo lo avesse minacciato di diffondere informazioni inedite sul presunto utilizzo di sostanze dopanti durante la sua carriera agonistica, con l’obiettivo di ottenere il pagamento di una somma stabilita da una sentenza civile del tribunale di Lucca per contratti di sponsorizzazione non rispettati. Tuttavia, la denuncia del ciclista è stata archiviata nel luglio 2018 e, successivamente, Fanini ha sporto a sua volta denuncia per calunnia contro Cipollini.

L’avvocato di parte civile ha avanzato una richiesta di risarcimento danni pari a 70mila euro, con una provvisionale di 30mila euro. Dall’altro lato, la difesa di Cipollini ha chiesto l’assoluzione, sostenendo che l’ex ciclista non avesse l’intenzione di accusare ingiustamente Fanini di tentata estorsione, ma si fosse limitato a segnalare una serie di fatti alla magistratura per le opportune valutazioni.

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